Papa Francesco agli atleti: contagiate il mondo con la bellezza dello Sport – VIDEO

20 maggio 2020 | 21:46
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Papa Francesco agli atleti: contagiate il mondo con la bellezza dello Sport – VIDEO
Papa Francesco agli atleti: contagiate il mondo con la bellezza dello Sport – VIDEO
Papa Francesco agli atleti: contagiate il mondo con la bellezza dello Sport – VIDEO

Nella biblioteca del Palazzo Apostolico, in Vaticano, l’incontro dei Pontefice con una delegazione di partecipanti al Meeting internazionale di atletica “We Run Together – Simul Currebant”

di FABIO BERETTA

Città del Vaticano – Contagiare il mondo con la “bellezza dello sport”. E’ il messaggio di Papa Francesco rivolto a tutti gli atleti del mondo che, dopo mesi di stop, iniziano – seppur molto lentamente – nuovamente a frequentare i centri di allenamento. Il discorso agli sportivi arriva al termine dell’Udienza Generale (leggi qui), e lo pronuncia ricevendo nella biblioteca del Palazzo Apostolico una piccola rappresentanza di atleti che avrebbero partecipato al Meeting internazionale “We Run Together – Simul Currebant” organizzato da Athletica Vaticana, in collaborazione con il Gruppo sportivo Fiamme Gialle della Guardia di Finanza, il “Cortile dei Gentili” e la Federazione Italiana di Atletica Leggera, Fidal-Lazio.

L’incontro era stato previsto per il 21 maggio 2020, nel corso del meeting, sospeso a causa della situazione sanitaria internazionale. Il cardinale Gianfranco Ravasi, Presidente del Pontificio Consiglio della Cultura, ha presentato l’iniziativa al Santo Padre, che, dopo aver ringraziato il porporato, si è intrattenuto in una breve conversazione con Sara Vargetto, giovanissima atleta di Athletica Vaticana con una malattia neurodegenerativa e Giulia Staffieri, atleta di Special Olympics con un disturbo psichiatrico. Presenti anche Charles Ampofo, atleta migrante originario del Ghana e Barbara, detenuta del carcere di Rebibbia e capitano della squadra di calcetto della struttura.

Poi, a braccio, ringrazia gli atleti “per il lavoro” che fanno: “ognuno fa qualcosa per la comunità, per gli altri. E questa è la gioia, no? La gioia di fare qualcosa per gli altri. E poi, di conseguenza, si riceve dagli altri”.

Riprendendo il breve saluto del cardinal Ravasi, Bergoglio mette in luce un aspetto diverso dello sport: “Voi offrite al mondo la bellezza dello sport“; “per la gioia e la felicità degli altri” date” qualcosa di vostro. E questo è grande, è un atteggiamento umano, è creativo”.

“Questa è una cosa importante: capire come dare bellezza. Questo aiuta – spiega il Pontefice -, perché quello che voi state facendo non è” solamente un esercizio “di velocità o di giochi”. “Voi correte insieme“. Un atteggiamento, fa notare Francesco, che si ritrova anche nel Vangelo, quando gli apostoli corrono al sepolcro la mattina di Pasqua: “Il giovane arriva prima e l’anziano resta indietro. Ma per rispetto il giovane aspetta l’anziano. Questa è una cosa molto bella, che noi dobbiamo imparare, come umanità: andare al passo delle persone che hanno un altro ritmo, o almeno considerarli e integrarli nel nostro passo. Grazie di tutto questo”.  Poi, alla presenza della delegazione di atleti, la lettura del messaggio rivolto a tutti gli sportivi (clicca qui per leggere il messaggio).

Una gara di solidarietà contro il coronavirus

L’emergenza sanitaria avrà anche bloccato il mondo dello sport, ma non i valori che esso rappresenta. e così, Athletica Vaticana, il Gruppo Sportivo Fiamme Gialle della Guardia di Finanza, il “Cortile dei Gentili” e Fidal-Lazio hanno organizzato un’asta di beneficenza a sostegno di due ospedali che si sono particolarmente distinti nella gestione della pandemia da Covid-19, il Papa Giovanni XXIII di Bergamo e la Fondazione Poliambulanza di Brescia.

L’iniziativa ha ottenuto anche lo straordinario supporto e la benedizione di Papa Francesco, che, alla presenza dei promotori dell’iniziativa – Athletica Vaticana, Fiamme Gialle, “Cortile dei Gentili” e Fidal-Lazio – ha lanciato un messaggio di speranza e solidarietà a tutti gli appassionati sportivi, incoraggiandoli a partecipare all’asta.

L’invito del Pontefice è continuare a “correre con il cuore”, in “un’esperienza di unità e solidarietà” per “supportare le infermiere, gli infermieri e il personale ospedaliero – veri eroi che stanno vivendo la loro professione come una vocazione”. Tra i premi aggiudicabili all’asta, infatti, ci sarà anche un dono particolarmente prestigioso da parte di Papa Francesco.

“We run togheter”: gara di solidarietà contro il #coronavirus

L’emergenza sanitaria avrà anche bloccato il mondo dello…

Pubblicato da Il Faro online su Giovedì 21 maggio 2020

L’asta di beneficenza “We Run Togheter – Supporting our Team” è il frutto di una collaborazione nata già negli scorsi mesi: Athletica Vaticana, Fiamme Gialle, “Cortile dei Gentili” e Fidal-Lazio, infatti, avrebbero dovuto promuovere e organizzare il meeting internazionale di Athletica “We Run Togheter – Simul currebant”, inizialmente previsto per il 20 e il 21 maggio 2020 a Castelporziano. In tale occasione, campioni olimpici avrebbero corso con atleti paralimpici, sportivi con disabilità mentali, rifugiati, migranti e carcerati, con l’obiettivo di celebrare, attraverso lo sport, l’incontro, la condivisione, l’inclusione e il dialogo.

Il Covid-19 ha costretto a posticipare l’evento ma, al tempo stesso, ha reso ancor più necessario promuovere attivamente i valori di solidarietà, pace e fratellanza che avrebbero caratterizzato l’intera iniziativa. L’asta di beneficenza, dunque, vuole essere una risposta concreta ad un momento di difficoltà, isolamento e paura, nella convinzione che – come ha ricordato il Cardinal Ravasi durante l’udienza con Papa Francesco, citando una frase di Gesù – “c’è più gioia nel dare, che nel ricevere”.

L’asta, attiva da lunedì 8 giugno sulla piattaforma online charitystars.com, permetterà a tutti gli appassionati di aggiudicarsi numerosi oggetti e suggestive esperienze sportive, grazie alla generosa partecipazione di campioni plurimedagliati – atleti del presente come Tania Cagnotto, Arianna Fontana, Sofia Goggia, Gianmarco Tamberi, Filippo Tortu, Dorothea Wierer, atleti del passato come Kristian Ghedina e Antonio Rossi e molti altri.

L’intero ricavato sarà destinato agli infermieri e agli operatori sanitari delle due istituzioni lombarde che, come veri “campioni”, si sono dedicati con instancabile dedizione, coraggio e professionalità ai malati di Covid-19.

(Il Faro online) – Foto © Vatican Media

Il messaggio del Santo Padre agli alteti

Care amiche e cari amici sportivi,
domani, 21 maggio, avrebbe dovuto svolgersi a Castel Porziano il Meeting internazionale di atletica “We Run Together – Simul Currebant”. Campioni olimpici avrebbero corso – per la prima volta – con atleti paralimpici, atleti con disabilità mentale, e con rifugiati, migranti e carcerati, che sarebbero stati anche giudici di gara. Tutti insieme e con pari dignità. Una testimonianza concreta di come dovrebbe essere lo sport: cioè un “ponte” che unisce donne e uomini di religioni e culture diverse, promuovendo inclusione, amicizia, solidarietà, educazione. Cioè un “ponte” di pace.

Domani non si potrà correre con le gambe, ma si potrà correre con il cuore. L’“anima” di questo Meeting inclusivo è solidale: correre insieme. E così i tantissimi atleti che hanno aderito – e che, con piacere, avrei incontrato personalmente – metteranno a disposizione alcuni oggetti ed esperienze sportive per un’iniziativa di beneficenza.

L’intero ricavato sarà devoluto al personale sanitario degli Ospedali “Papa Giovanni XXIII” di Bergamo e alla “Fondazione Poliambulanza” di Brescia, tutti e due simboli della lotta contro la pandemia che ha colpito tutto il pianeta. È un’iniziativa per aiutare e ringraziare le infermiere, gli infermieri e il personale ospedaliero. Sono degli eroi!

Stanno tutti vivendo la loro professione come una vocazione, eroicamente, mettendo a rischio la loro stessa vita per salvare gli altri. Gesù ha detto: “Nessuno ha più amore di quello che dà la vita per gli altri” (cfr Gv 15,13). Sono contento che questa iniziativa sia promossa da Athletica Vaticana, una realtà che testimonia concretamente, sulle strade e in mezzo alla gente, il volto solidale dello sport.

Il primo gesto di Athletica Vaticana è stato quello di accogliere come atleti “onorari” alcuni giovani migranti e una bambina con una grave malattia neurodegenerativa. Oggi sono venuti, qui, a trovarmi. Con Athletica Vaticana collaborano a questa iniziativa le Fiamme Gialle, il Gruppo Sportivo della Guardia di Finanza, e il “Cortile del Gentili”, struttura del Pontificio Consiglio della Cultura che promuove l’incontro e il dialogo tra credenti e non credenti.

Hanno tutti dimostrato sempre una particolare sensibilità nei confronti dei bisogni reali delle persone: in particolare per le famiglie assistite dal Dispensario pediatrico Santa Marta, attivo da quasi cent’anni anni qui in Vaticano. Insieme a loro, a questo progetto di sport inclusivo e per tutti collabora anche il Comitato Regionale
Fidal-Lazio.

Vi incoraggio, care amiche e cari amici sportivi, a vivere sempre più la vostra passione come un’esperienza di unità e di solidarietà. Proprio i veri valori dello sport sono particolarmente importanti per affrontare questo tempo di pandemia e soprattutto, la difficile ripartenza. E con questo spirito vi invito a correre, insieme, la corsa della vita. Grazie per tutto quello che fate.

(Il Faro online) – Foto © Vatican Media