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Truffava gli anziani con il trucchetto dei computer: denunciato dagli agenti del commissariato di Gaeta

20 maggio 2020 | 20:28
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Truffava gli anziani con il trucchetto dei computer: denunciato dagli agenti del commissariato di Gaeta

Il 47enne aveva truffato una signora ultra-ottantenne di Gaeta con il trucchetto del computer, derubandolo di soldi e monili d’oro.

Gaeta – Gli agenti del Commissariato di Gaeta, dopo accurate indagini sono riusciti ad identificare un uomo partenopeo che nel mese di maggio 2018, aveva truffato un’anziana donna di Gaeta, depredandola di tutti i suoi averi.

Protagonista della vicenda un 47 anni che, insieme ad altri complici, allo stato non identificati, aveva posto in essere una truffa ai danni di una signora ultra-ottantenne con il trucchetto del computer.

In particolare, in sede di denuncia, la donna raccontava di aver ricevuto una telefonata da una persona che si era spacciata per il nipote, che la informava che, a breve, si sarebbe presentato un suo amico per consegnare il computer che lui aveva da poco acquistato e che avrebbe dovuto corrispondergli la somma di 2000,00 euro. La stessa somma, sempre secondo quanto riferito dall’interlocutore, le sarebbe stata restituita nella stessa giornata, dalla madre del giovane.

Dopo una manciata di minuti dalla telefonata, si presentava presso l’abitazione dell’anziana donna un uomo che le consegnava due pacchi in cambio della somma in contanti di 1.700,00 euro.

Tuttavia, l’uomo, non soddisfatto  del pagamento, poiché inferiore a quanto era stato pattuito, telefonava a una complice, facendola passare per la figlia della malcapitata, che la convinceva a consegnare, oltre alla somma di denaro, anche tutti i monili in oro che custodiva in casa, quale pegno per la somma mancante, con la promessa che, comunque, una volta avvenuto il saldo, le sarebbero stati restituiti in giornata.

In realtà, l’anziana signora si è accorta di aver subito una truffa soltanto nel tardo pomeriggio, quando riceveva una telefonata dalla “vera” figlia a cui spiegava l’accaduto e si avvedeva che all’interno del pacco che le era stato consegnato erano presenti soltanto due volumi di una vecchia enciclopedia e non un computer.

Gli agenti del Commissariato avviarono immediatamente le indagini, anche attraverso un’attenta e capillare analisi  di truffe, avvenute con lo stesso modus operandi in provincia di Latina in cui erano stati identificati gli autori del reato.

Gli accertamenti hanno consentito di risalire una serie di soggetti che, in passato, erano già stati già denunciati per fatti simili. Alcune loro foto sono state sottoposte alla vittima, grazie alle quali la stessa riconosceva, senza ombra di dubbio,  l’autore della truffa.L’uomo ora è stato denunciato in stato di libertà alla Procura della Repubblica del Tribunale di Cassino.

Nonostante gli importanti risultati conseguiti, la Questura di Latina ricorda ancora una volta i consigli riportati nei vademecum su come difendersi dalle truffe, principalmente rivolti agli anziani, potenziali vittime di truffa, ma anche a tutti gli operatori pubblici e privati, reti parentali o amicali che, venendo a contatto con persone anziane a vario titolo, possono assumere un ruolo nella prevenzione e nella tutela nei confronti di questa categoria di persone.

Per dovere di cronaca, ricordiamo che un’accusa non equivale a una condanna, che le prove si formano in Tribunale e che l’ordinamento giudiziario italiano prevede comunque tre gradi di giudizio.

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