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Ugl: “Gli operatori della sanità privata e della Rsa non sono figli di un dio minore”

20 maggio 2020 | 03:00
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Ugl: “Gli operatori della sanità privata e della Rsa non sono figli di un dio minore”

“Non possono esistere motivazioni che giustifichino il perdurare della mancanza della firma in calce a un nuovo contratto”.

Roma – “Non riteniamo accettabile che gli operatori della sanità privata e della Rsa continuinoa essere trattati come figli di un dio minore. Da quattordici anni i primi e da otto i secondi attendono il rinnovo del contratto.

La nuova interruzione della trattativa con Aiop e Aris, dopoche nei mesi scorsi ci si era avvicinati alla firma dell’accordo, ci conduce verso una sola strada:lo sciopero generale”.

Con queste parole Gianluca Giuliano Segretario Nazionale della Ugl Sanità ha annunciato come il prossimo 18 giugno i lavoratori interessati incroceranno le braccia per l’intera giornata di lavoro.

“Nel periodo dell’emergenza per l’epidemia del Covid-19 i lavoratori della sanità privata e soprattutto delle Rsa hanno dato, e continuano a farlo, un enorme contributo di dedizione e professionalità. Lo hanno fatto spesso in condizioni difficili, eppure, senza esitazioni, hanno supportato i colleghi della sanità pubblica in una battaglia che si annuncia lunga e che richiederà ancora il loro generoso contributo.

Non è più possibile che non vengano gratificati dall’accordo che attendono da anni. Non possono esistere motivazioni che giustifichino il perdurare della mancanza della firma in calce a un nuovo contratto”.