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Formia, approvato il documento per il potenziamento del “Dono Svizzero”

21 maggio 2020 | 16:01
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Formia, approvato il documento per il potenziamento del “Dono Svizzero”

Chiesto il potenziamento dei servizi e delle attrezzature del “Dono Svizzero” di Formia.

Formia – Come sarà la sanità post Coronavirus? È la domanda a cui ha cercato di dare risposta, ieri, il consiglio comunale di Formia, partendo da una certezza: non si può ripartire dall’ordinarietà, dalla quotidianità che vivevamo prima dell’emergenza.

Una consapevolezza che ha spinto lo stesso consiglio ad aprire le proprie porte ai Sindaci e Delegati dei sindaci dei Comuni limitrofi (presenti in videoconferenza il sindaco di Gaeta, Cosmo Mitrano, il delegato del sindaco di Minturno, Franco Esposito, il sindaco di Spigno Saturnia, Salvatore Vento e, presenti, di persona, i delegati dei comuni di Ponza e Ventotene, rispettivamente, Gennaro Di Fazio e Francesco Carta), oltre che a diversi consiglieri regionali.

“Una consapevolezza – ha spiegato il sindaco di Formia, Paola Villa – che ci deve spingere a creare insieme un disegno della sanità pontina. Dando dimostrazione della nostra buona volontà, non solo nelle parole, ma anche e soprattutto nelle azioni concrete.”

Sebbene il progetto dell’ospedale del Golfo stia andando avanti (domani ci sarà la presentazione dello studio di fattibilità del progetto), infatti, non per questo bisogna dimenticare le necessità del “Dono Svizzero”, degli operatori che vi lavorano e degli utenti di tutto il comprensorio del Golfo che vi si rivolgono o, peggio, che, per via delle lungaggini delle liste d’attesa, hanno smesso di rivolgervisi, creando una migrazione sanitaria.

Bene, quindi, il passaggio da un’emodinamica h6 ad h12 (che sarà effettivamente operativa a partire dal prossimo 1 giugno), ma non benissimo, in quanto è necessaria un’ulteriore implementazione che garantisca il servizio h24. E ancora: al “Dono Svizzero” è necessaria la sostituzione della Tac, passando dall’attuale (16 strati) ad una di almeno 140, con la possibilità di estendere il servizio anche ai pazienti non ospedalizzati.

Fdi, Lega e Udc: “Sensibili sul tema, ma non voteremo questo documento”

Ma nonostante la comprensorialità e nonostante l’importanza e la centralità del tema, che, su cui, tutti i consiglieri, di tutte le forze politiche, si sono dichiarati sensibili, non è mancata la maretta interna, tra maggioranza e opposizione di Formia. 

In particolare, i gruppi di Fratelli d’Italia, Lega e Udc hanno deciso di non votare il documento presentato dalla maggioranza, lamentando un isolamento politico, sottolineando come il Sindaco non stia creando dialoghi costruttivi, anche all’interno del Municipio stesso, che possano riportare la città alla sua naturale centralità.

La proposta di Forza Italia Formia

Ma, nonostante, la polemica politica che è scaturita all’interno del consiglio comunale di Formia, alla fine, l’ordine del giorno è stato emendato, con alcune proposte. Approvate, in particolare, le proposte del consigliere Marciano (di disciplinare i lavori  sulla sanità attraverso un cronoprogramma) e la proposta avanzata da Forza Italia, suggerendo, sulla scia di quanto già proposto dal consigliere regionale Giuseppe Simeone e del consigliere comunale di Ponza Gennaro Di Fazio, di avviare un accordo di programma con tutti i comuni limitrofi che fanno riferimento al “Dono Svizzero”, che preveda la sottoscrizione di una Carta della salute del Golfo, in cui possano essere inserite tutte le necessità sanitarie di tutti i territori del Golfo.

Infine, il documento emendato verrà sottoposto all’attenzione dei comuni limitrofi.

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