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Pubblicità, Mulino Bianco sceglie il borgo di Ostia Antica con la firma di Gabriele Mainetti

Il regista di “Lo chiamavano Jeeg Robot” ambienta scene del nuovo spot Mulino Bianco sulla felicità e sulle gioie grandi e piccole nel gioiello medievale di Ostia Antica

Roma – Ostia Antica è su tutti gli schermi. La porta del borgo medievale, la facciata della Sagrestia, il profilo austero di Sant’Aurea fanno da fondale del nuovo spot di Mulino Bianco.

Ostia Antica

Giocare con la neve, sentire il profumo del bucato pulito, correre in bici: ciascuno di noi trova la felicità in cose diverse. Basta saperle individuare, per dare alla vita un sapore diverso. “Non smettere di cercare di essere felice“: è su questo messaggio che si basa il nuovo format di comunicazione di Mulino Bianco, il primo realizzato con la firma creativa diPublicis Italia. Le immagini ritraggono grandi e piccoli alle prese con le gioie anche minime della vita.

La regia dello spot è stata affidata a Gabriele Mainetti, il pluripremiato autore di “Lo chiamavano Jeeg Robot. La clip, attraverso una narrazione intensa e poetica, racconta che l’antidoto alle nostre vite piene di ansia e preoccupazione per il futuro si nasconde nei piccoli momenti di felicità quotidiani.

Per racchiudere quei piaceri, Mainetti ha pensato allo scrigno prezioso del borgo di Gregoriopoli. All’ombra del Castello di Giulio II, davanti all’ingresso della sagrestia che porta all’Episcopio, di fronte all’austera facciata della cattedrale di Sant’Aurea, i protagonisti vanno in bicicletta o saltellano tra le pozzanghere.

Per Ostia Antica è l’affermazione di un fascino già scoperto da grandi registi quali Federico Fellini, Alberto Sordi, Fausto Brizzi (scopri su Ostia set naturale quali film vi sono stati girati) o da interpreti musicali come gli U2, Renato Zero, Laura Pausini. Non meno gettonato, poi, lo scenario medievale per gli spot di Confetture Santa Rosa, Acqua Santa Croce e di molti altri brand.