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Vaticano, il Papa prega il Rosario in mondovisione per invocare aiuto nella pandemia

26 maggio 2020 | 12:43
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Vaticano, il Papa prega il Rosario in mondovisione per invocare aiuto nella pandemia

Le decine saranno recitate da alcune donne e uomini in rappresentanza di varie categorie di persone particolarmente toccate dal virus

Città del Vaticano – Uniti nella preghiera per invocare nella pandemia l’aiuto e il soccorso della Vergine Maria e per affidare al Signore l’umanità intera. Il 30 maggio 2020, alle ore 17.30, Papa Francesco presiederà la recita del Santo Rosario dalla Grotta di Lourdes, nei Giardini Vaticani.

La celebrazione mariana, trasmessa in diretta mondovisione, è promossa dal Pontificio Consiglio per la Promozione della Nuova Evangelizzazione, sul tema: “Assidui e concordi nella preghiera, insieme con Maria (At 1,14)”. Si uniranno alla preghiera i Santuari del mondo, con uno speciale coinvolgimento delle famiglie, Un momento di preghiera mondiale per quanti intendono unirsi con Papa Francesco alla vigilia della domenica di Pentecoste.

Le decine saranno recitate da alcune donne e uomini in rappresentanza di varie categorie di persone particolarmente toccate dal virus. Ci saranno un medico e un’infermiera per tutto il personale sanitario impegnato in prima linea negli ospedali: una persona guarita e una che ha peno un famigliare, per tutti coloro che sono stati toccati personalmente dal coronavirus un sacerdote, cappellano ospedaliero, e una suora infermiera, per tutti i sacerdoti e le persone consacrate vicini a quanti sono provati dalla malattia; una farmacista e una giornalista, per tutte le persone che anche nel periodo della pandemia hanno continuato a svolgere il proprio servizio in favore degli altri un volontario della Protezione Civile con la propria famiglia, per quanti si sono adoperati per far fronte a questa emergenza e per tutto il vasto mondo del volontariato,e una giovane famiglia, a cui è nato proprio in questo periodo, un bambino, segno di speranza e della vittoria della vita sulla morte.

A piedi di Maria il Santo Padre porrà i tanti affanni e dolori dell’umanità, ulteriormente gravata dalla diffusione del Covid-19. L’appuntamento per la fine del mese mariano e un ulteriore segno di vicinanza e consolazione per quanti, in vari modi, sono stati colpiti dal coronavirus, nella certerza che la Madre Celeste non disattende le richieste di protezione.

Saranno in collegamento i più grandi Santuari da tutte e cinque i continenti. Ad esempio dall’Europa, Lourdes, Fatima, San Giovanni Rotondo, Pompei e Częstochowa (Polonia); dagli Stati Uniti d’America il Santuario di Immaculate Conception (Washington D.C.); dall’Africa il Santuario di Elele (Nigeria) e di Notre-Dame de la Paix (Costa d’Avorio); dall’America Latina il Santuario di Nostra Signora di Guadalupe (Messico), di Chiquinquira (Colombia), di Lujan e di Milagro (Argentina).

(Il Faro online) – Foto © Vatican Media