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Il Papa: “La preghiera semina vita, insegnate ai bambini a fare bene il segno di croce”

27 maggio 2020 | 13:22
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Il Papa: “La preghiera semina vita, insegnate ai bambini a fare bene il segno di croce”
Il Papa: “La preghiera semina vita, insegnate ai bambini a fare bene il segno di croce”
Il Papa: “La preghiera semina vita, insegnate ai bambini a fare bene il segno di croce”
Il Papa: “La preghiera semina vita, insegnate ai bambini a fare bene il segno di croce”
Il Papa: “La preghiera semina vita, insegnate ai bambini a fare bene il segno di croce”

Il Pontefice: “La preghiera apre la porta a Dio, trasformando il nostro cuore tante volte di pietra, in un cuore umano”

di FABIO BERETTA

Città del Vaticano – “La preghiera semina vita: per questo è tanto importante insegnare ai bambini a pregare. A me dà dolore quando trovo bambini che non sanno fare il segno della croce. Bisogna insegnare loro a fare bene il segno della croce, perché è la prima preghiera“.

E’ l’appello a tutti i fedeli che lancia Papa Francesco, ancora “ingabbiato” nella biblioteca del Palazzo Apostolico, durante l’Udienza Generale del Mercoledì. Proseguendo il ciclo di catechesi dedicato al tema della preghiera, e soffermandosi oggi sulla così detta “preghiera dei giusti”, il Pontefice, pone l’accento sulle prime pagine del libro della Genesi, che “descrivono il progressivo dilatarsi del peccato nelle vicende umane”.

Un “male” che col passare delle generazioni “diventa ancora più dirompente”, allargandosi “a macchia d’olio”. In questa prospettiva, il diluvio universale e la torre di Babele “rivelano che c’è bisogno di un nuovo inizio, come di una nuova creazione, che avrà il suo compimento in Gesù Cristo”.

Eppure, fa notare il Papa, “in queste prime pagine della Bibbia, sta scritta anche un’altra storia, meno appariscente, molto più umile e devota, che rappresenta il riscatto della speranza. Se anche quasi tutti si comportano in maniera efferata, facendo dell’odio e della conquista il grande motore della vicenda umana, ci sono persone capaci di pregare Dio con sincerità, capaci di scrivere in modo diverso il destino dell’uomo“.

papaLeggendo questi racconti, sottolinea il Pontefice, “si ha l’impressione che la preghiera sia l’argine, sia il rifugio dell’uomo davanti all’onda di piena del male che cresce nel mondo“. “A ben vedere – spiega -, preghiamo anche per essere salvati da noi stessi”.

Francesco suggerisce quindi di pregare con queste parole: “Signore, per favore, salvami da me stesso, dalle mie ambizioni, dalle mie passioni”.

E questo perché “la preghiera coltiva aiuole di rinascita in luoghi dove l’odio dell’uomo è stato capace solo di allargare il deserto. E la preghiera è potente, perché attira il potere di Dio e il potere di Dio sempre dà vita: sempre. È il Dio della vita, e fa rinascere”.

Francesco racconta poi la storia di “un capo di governo, importante, non di questo tempo, dei tempi passati. Un ateo che non aveva senso religioso nel cuore, ma da bambino sentiva la nonna che pregava, e ciò è rimasto nel suo cuore”.

“E in un momento difficile della sua vita – racconta -, quel ricordo è tornato al suo cuore e diceva: ‘Ma la nonna pregava …’. Incominciò così a pregare con le formule della nonna e lì ha trovato Gesù“.

“La preghiera – spiega Bergoglio – è una catena di vita, sempre: tanti uomini e donne che pregano, seminano vita. La preghiera semina vita, la piccola preghiera: per questo è tanto importante insegnare ai bambini a pregare”. “A me dà dolore quando trovo bambini che non sanno fare il segno della croce“, confida.

Da qui l’appello ai fedeli: “Bisogna insegnare ai bambini a fare bene il segno della croce, perché è la prima preghiera. È importante che i bambini imparino a pregare. Poi, forse, si potranno dimenticare, prendere un altro cammino; ma le prime preghiere imparate da bambino rimangono nel cuore, perché sono un seme di vita, il seme del dialogo con Dio”.

La preghiera apre la porta a Dio, trasformando il nostro cuore tante volte di pietra, in un cuore umano. E ci vuole tanta umanità, e con l’umanità si prega bene”, conclude Francesco.

(Il Faro online) – Foto © Vatican Media