Seguici su

Cerca nel sito

Latina, maxi confisca di beni a un imprenditore ritenuto vicino al clan del Casalesi

Tra i beni sequestrati 150 immobili, 21 ettari di terreni ubicati a Latina e Frosinone, 21 conti correnti e rapporti bancari di varia natura, per un valore complessivo di oltre 22 milioni di euro

Roma – La Corte di Appello di Roma ha confermato la confisca dei beni per 22 milioni di euro a un’imprenditore, ritenuto vicino al clan dei casalesi. Nel marzo 2018, il Tribunale di Latina, accogliendo la proposta della Dia, aveva già confiscato il suo patrimonio a Latina, Frosinone, Napoli e Isernia, e provveduto a sottoporlo anche alla misura della sorveglianza speciale per 3 anni.

Le indagini della Dia, Direzione Investigativa Antimafia, hanno dimostrato il nesso tra l’espansione del suo patrimonio e le attività illecite da lui commesse, tra cui spiccano il traffico internazionale di stupefacenti e di rifiuti illeciti, associazione a delinquere, riciclaggio e traffico internazionale di auto, reati per i quali era stato già arrestato.

Una fase dell’operazione condotta dalla Dia all’epoca dell’inchiesta

Tra i beni confiscati spiccano oltre 200 mezzi (autoarticolati, auto, motocicli, furgoni), 150 immobili, 21 ettari di terreni ubicati a Latina e Frosinone, 6 società, 21 conti correnti e rapporti bancari di varia natura, per un valore complessivo di oltre 22 milioni di euro (fonte Ansa).

Per dovere di cronaca, e a tutela di chi è indagato, ricordiamo che un’accusa non equivale a una condanna, che le prove di formano in Tribunale e che l’ordinamento giudiziario italiano prevede comunque tre gradi di giudizio.

Il Faro online – Clicca qui per leggere tutte le notizie di Latina