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Lettere al direttore

Movida “ridotta” a Fiumicino: la replica di una cittadina a Coronas

"A mio parere l'intervento va a sostegno solo degli esercenti e non della salute pubblica a cui un sindaco è chiamato a rispondere"

Fiumicino – Sono una cittadina, avanti con l’età, e vorrei rispondere all’intervento del signor Alessio Coronas (leggi qui), capogruppo di Forza Italia circa le disposizioni apparse all’art.4 dell’ordinanza balneare 2020 del Comune di Fiumicino. 

Trovo sia civile che una amministrazione vieti l’uso di apparecchi a diffusione sonora che costituiscono disturbo alla quiete pubblica perché ciò è sancito dal regolamento di polizia urbana di tutte le città. Ma, nello specifico della lettera si dice testualmente che “bisogna ritornare a vivere, sostenendo le persone e poi l’economia”. A mio parere l’intervento va a sostegno solo degli esercenti e non della salute pubblica a cui un sindaco è chiamato a rispondere.

Coronas si pone come difensore degli anziani, forse dimenticando che proprio noi, gli anziani, abbiamo pagato il prezzo più alto e che, per la natura del virus, siamo i primi da tutelare. Invitarci “a partecipare ai concerti bandistici o alle balere del venerdì” dopo le 21,30 mi suona quasi irrispettoso.

Volevo sottolineare che il Covid non ha “reso difficile la convivenza e stressato i cittadini” di Fiumicino ma ha fatto trentamila morti, solo in Italia. Numeri che spaventano e quindi ben venga una ordinanza che tutela di tutti i cittadini, anzitutto i più fragili.

Pensare a una disposizione del sindaco, a tutela dei più deboli, come iettatura per il territorio di Fiumicino mi sembra una contraddizione. Mi viene da dire, parafrasando un inno vicino a Coronas, capogruppo di Forza Italia, fortuna che Montino c’è.

Alba De Rossi

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