Estate al mare ai tempi del Coronavirus: Ponza vieta l’accesso ai cani

5 giugno 2020 | 11:49
Share0
Estate al mare ai tempi del Coronavirus: Ponza vieta l’accesso ai cani

Una decisione che ha dell’incredibile per gli animalisti, perché non c’è alcuna prova scientifica fondata che dimostri il ruolo “da protagonisti” dei cani nella trasmissione del contagio.

Ponza – Un’estate, quella ai tempi del Coronavirus, sicuramente diversa sotto molti aspetti, ma dove, di certo, non mancano le polemiche. È il caso di Ponza, dove, con l’ordinanza n.63 del 1 giugno, di fatto, si vieta l’accesso ai cani in spiaggia. Il motivo? Secondo l’ordinanza sarebbe quello di ridurre il rischio di contagio.

Una decisione su cui è già esplosa la polemica. Tant’è che la notizia è finita sul portale GreenMe, e poi riportata dall’associazione ambientalista “Fare verde Fondi”. Una decisione che ha dell’incredibile per gli amici ambientalisti, perché non c’è alcuna prova scientifica fondata che accerti che gli animali da compagnia, come cani e gatti, svolgano un ruolo da protagonisti nella diffusione del virus. Anzi, secondo alcuni studi italiani, sembrerebbe che i cani siano capaci di “schermare” il proprio padrone dalle forme più gravi del contagio.

Ma cosa dice esattamente l’ordinanza del Comune di Ponza?

Ma al di là delle polemiche, più o meno corrette, degli animali a quattro zampe, cosa si afferma, esattamente, nell’ordinanza? Ebbene, nell’articolo 5, lettera g, si legge: “Al fine di prevenire la diffusione della SARS-CoV-2, non potendo adibire tratti di arenile specifici, condurre o far permanere qualsiasi tipo di animale, anche se munito di regolare museruola e/o guinzaglio, ivi compresi quelli utilizzati da fotografi o cine operatori. Sono esclusi dal divieto i cani di salvataggio, muniti di regolare brevetto, i quali potranno essere sguinzagliati, dal bagnino di salvataggio cui e affidato, solo nel momento di accertato pericolo, nonché i cani guida per i non vedenti e previa autorizzazione del Comune (per verifica brevetto) sempre tenuti al guinzaglio condotti dagli stessi anche nel bagno in mare.”

Leggendo, in effetti, per quanto vi sia il passaggio sulla prevenzione del contagio, il vero nocciolo della questione sembrerebbe l’impossibilità di “adibire tratti di arenile specifici”, tant’è che resta consentito l’accesso ai cani di salvataggio.

Ma al di là delle letture e delle interpretazioni che si vogliano fare, di fatto, quest’ordinanza ha spaccato l’opinione pubblica: da una parte tutti coloro che amano gli animali e che vorrebbero potersi portare il proprio cagnolino in spiaggia, dall’altra tutti coloro che, per ragioni personali, hanno sempre preferito una spiaggia libera da animali.

Il Faro online – Clicca qui per leggendo tutte le notizie di Ponza