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Lavoro, i dati Istat confermano la dimensione della crisi post Covid

6 giugno 2020 | 20:47
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Lavoro, i dati Istat confermano la dimensione della crisi post Covid

Lunedì 8 giugno, Edizione Speciale sul lavoro, con: Michele Azzola, Segretario Generale Cgil Roma e Lazio; Mario Baccini, presidente Microcredito e Marco Miccoli, già Deputato e Sindacalista

Secondo le statistiche ufficiali Istat, il 2019 si è chiuso con un numero di occupati in Italia al massimo storico, pari cioè a circa 23,4 milioni di unità. Un dato, quello del 2019 che determina ormai, per l’emergenza sanitaria in corso, solo un punto di partenza di una crisi che può avere delle conseguenze sociali molto gravi.

L’ultima nota mensile, pubblicata dall’Istat, di marzo 2020 sull’andamento dell’economia italiana, offre il primo approfondimento sull’analisi dell’impatto economico del Covid-19, compreso quello sul mercato del lavoro.
Le misure di contenimento del virus stanno infatti creando uno shock che coinvolge sia l’offerta (si pensi alla sospensione delle attività delle imprese), sia la domanda (contrazione di consumi e redditi).

I dati Istat sull’andamento del mercato del lavoro ad aprile accendono i riflettori sulla crisi occupazionale con cui l’Italia avrà a che fare nel post Covid-19.
Essi danno un’immagine di come il mercato del lavoro stia subendo l’emergenza sanitaria. I numeri dell’occupazione flettono in maniera decisa, -1,2% rispetto a marzo. Il dato del trimestre febbraio-aprile rispetto a quello precedente è pari a -1%. Rispetto ad aprile 2019 siamo a meno 2,1%. In valori assoluti gli occupati sono 274.000 in meno nel confronto con marzo, e ben 497.000 rispetto a 12 mesi fa.

Queste cifre diventano ancora più significative se scomposte per tipologia occupazionale: rispetto a marzo calano dello 0,5% i lavoratori stabili, ma ben del 4,6% i tempi determinati e dell’1,3% gli autonomi. Rispetto a 12 mesi fa i tempi determinati cadono addirittura del 15%.

Tuttavia, nel mese di aprile, i lavoratori per i quali è stata richiesta la Cassa Integrazione con motivazione Covid sono stati 7.300.000, circa il 40% dei lavoratori dipendenti. Cassa Integrazione che, per l’appunto, copre (o dilaziona) i rapporti di lavoro che cesseranno quando la copertura di Cig non ci sarà più e sarà scaduto il divieto di licenziamento stabilito dai Dpcm.

Altro elemento è che il calo degli occupati colpisce in modo abbastanza uniforme tutte le classi di età, ma con un picco nella fascia tra i 15 e 34 anni, cioè quella in cui più numerosi sono i rapporti di lavoro a termine, somministrati o intermittenti. Al tale proposito va allora notato come siano circa 700.000 i contratti di lavoro stagionali connessi al periodo delle ferie estive che, in grandissima parte, rischiano di non essere attivati.

Secondo l’Organizzazione Internazionale del Lavoro (OIL, le politiche dovrebbero concentrarsi su due obiettivi immediati: misure di protezione della salute e sostegno economico sia dal lato della domanda che dell’offerta. In primo luogo, è necessario proteggere i lavoratori e le lavoratrici e le loro famiglie dai rischi per la salute attraverso il rafforzamento delle politiche e misure sulla salute e sicurezza sul lavoro. In secondo luogo, è necessario adottare risposte attraverso politiche tempestive e coordinate su vasta scala per sostenere l’occupazione e il reddito e per supportare le imprese, sostenere l’economia e la domanda di lavoro.

Il lavoro e l’occupazione, nei loro aspetti politici, economici e sociali, saranno i temi centrali dell’Edizione Speciale proposta dal quotidiano online “Il Faro”, i cui protagonisti saranno Michele Azzola, segretario generale della Cgil Roma e Lazio; Mario Baccini, già ministro della funzione pubblica e presidente dell’Ente Nazionale Microcredito e Marco Miccoli, già Deputato e Sindacalista.

Il programma, condotto da Angelo Perfetti e Vincenzo Taurino, si avvarrà anche delle riflessioni e delle domande del pubblico che seguirà in diretta la trasmissione e che andrà in onda lunedì 8 giugno alle ore 18:00 e che si potrà seguire in diretta sui canali social e You Tube del “Faro” e in differita sugli stessi canali e sulla home page della testata.
Clicca qui per seguire la diretta dell’Edizione Speciale

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(Il Faro online)