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Nasce il comitato Santa Marinella per il Bene Comune: “Cinque referendum contro la privatizzazione”

Santa Marinella per il Bene Comune: "Le politiche attuate negli ultimi decenni hanno finito per ridurre in ginocchio una città potenzialmente ricca ma questa volta diremo no!"

Santa Marinella – Nasce il Comitato “Santa Marinella per il Bene Comune”, per promuovere 5 referendum in difesa del patrimonio pubblico a rischio di privatizzazione.

“Le politiche attuate a Santa Marinella – si legge in un comunicato stampa del nuovo Comitato – negli ultimi decenni hanno finito per ridurre in ginocchio una città potenzialmente ricca, attrattiva e con ampi margini di crescita, fino a condurla al dissesto finanziario. Il 14 maggio, con l’approvazione delle linee programmatiche, la maggioranza ha confermato la volontà di sottrarre per molti anni alla città il possesso e la gestione dei pochi beni rimasti disponibili. Beni capaci di costituire una risorsa economica e sociale per il presente e una base per pianificare il futuro”.

“Tra le altre cose, questa operazione coinvolge: lo stabilimento della Passeggiata; l’ipotesi di parcheggi interrati con centro commerciale nell’area ex fungo, il Cimitero; il servizio dei parcheggi a pagamento (le cosiddette strisce blu); la farmacia comunale. Al di là degli strumenti tecnici che verranno utilizzati di volta in volta, concessione, partenariato o Project financing, si tratta della più clamorosa ed imponente operazione di svendita di beni pubblici mai attuata a Santa Marinella. La nostra città ne sarà impoverita sotto tutti i punti di vista: economico, sociale, commerciale, sanitario, ambientale”.

“Il risultato – continua “Santa Marinella per il Bene Comune” – sarà quello di produrre ancora più diseguaglianze tra i cittadini e di privare la città di ogni possibilità di esprimere l’invidiabile potenziale delle sue caratteristiche. La perdita economica, soprattutto, sarà elevatissima. Rinunceremo per moltissimi anni, venti o trenta in alcuni casi, a fare affluire nelle disastrate casse del Comune una grande quantità di denaro che finirà invece nelle tasche di imprenditori privati. Le possibilità di progettare l’utilizzo e la gestione di questi beni in funzione di un reale beneficio sociale o per fronteggiare le difficoltà future si ridurranno a zero“.

“Tutto ciò è stato portato avanti in piena emergenza Covid-19 – prosegue il Comitato -, senza neanche l’accenno di un preventivo confronto con i cittadini, come sarebbe stato politicamente doveroso a causa dell’impatto che tali decisioni avranno sulla vita di ognuno di noi, ben oltre il mandato della Giunta. Né si è avuta alcuna considerazione per le tantissime persone che a più riprese, in questi anni, hanno espresso il proprio dissenso, con raccolte di firme, petizioni e manifestazioni di protesta”.

Per questi motivi abbiamo deciso di costituirci in Comitato e promuovere 5 quesiti referendari sui beni e servizi oggetto di privatizzazione. Riteniamo infatti fondamentale per il futuro del Paese che i cittadini possano pronunciarsi su decisioni di questa portata. Intendiamo restituire alle persone un ruolo centrale nella vita sociale e politica della nostra città, che le scelte della maggioranza hanno mortificato”.

Santa Marinella è stanca di decisioni calate dall’alto – conclude il Comitato -, sulle quali non può esprimere alcun parere, salvo poi pagarne le conseguenze, quando il danno è divenuto irreparabile. Invitiamo dunque tutti i cittadini a partecipare ed essere protagonisti di questa iniziativa. Per la prima volta potremo esprimerci su scelte che interessano direttamente tutti noi: è un nostro diritto, esercitiamolo. Questa volta diremo no!
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