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Cronaca Locale
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Dal 14 Giugno riprendono le visite all’area archeologica del Laghetto nel Sito della Banditaccia di Cerveteri

13 giugno 2020 | 09:00
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Dal 14 Giugno riprendono le visite all’area archeologica del Laghetto nel Sito della Banditaccia di Cerveteri
Dal 14 Giugno riprendono le visite all’area archeologica del Laghetto nel Sito della Banditaccia di Cerveteri
Dal 14 Giugno riprendono le visite all’area archeologica del Laghetto nel Sito della Banditaccia di Cerveteri
Dal 14 Giugno riprendono le visite all’area archeologica del Laghetto nel Sito della Banditaccia di Cerveteri

Grazie all’impegno dei volontari del Gact sarà possibile visitare i 7.000 metri quadrati della interessantissima zona archeologica del “Laghetto”.

Cerveteri – Da domenica prossima 14 giugno e poi nelle successive domeniche del 21 e 28 giugno grazie all’impegno dei volontari del Gruppo Archeologico del Territorio Cerite, che ne hanno curato la ripulitura, il ripristino e la valorizzazione, sarà possibile visitare, di nuovo, i 7.000 metri quadrati della interessantissima zona archeologica del “Laghetto” che fa  parte del Sito Unesco Patrimonio Mondiale dell’Umanità della Necropoli della Banditaccia di Cerveteri.

L’area del Laghetto, in uno spazio molto contenuto, racchiude ben 500 tombe appartenenti a tutta la tipologia etrusca ad iniziare addirittura dall’ VIII secolo a.C. per finire al II secolo sempre a.C.

La denominazione di “Laghetto” è data, a questa splendida e ben conservata realtà di archeologia sepolcrale etrusca, semplicemente da un “lascito” di un piccolo lago formato da acque sorgive e di impluvio già esistente al tempo dei Rasenna (Etruschi) di Caisra (Cerveteri sempre in etrusco), i quali, da grandi esperti di idraulica, al fine di tenerne le acque sempre regimentate affinché non debordassero, in alcuni periodi dell’anno, nelle viciniore zone sepolcrali, avevano scavato un condotto di deflusso semisotterraneo passante sotto la suddetta necropoli e scaricante in quello che, attualmente, è chiamato fosso del Manganello.

In ambito etrusco, parallelamente all’uso sepolcrale, questo luogo veniva anche utilizzato da cava di tufo, come è ben visibile ancora oggi, per cui, accanto alle varie, ben conservate, tipologie di tombe, si vedono pure i tagli tufacei effettuati per l’asportazione del suddetto materiale.

Notevole è pure il fatto che alcune tombe del “Laghetto” fossero dipinte e che, a distanza di oltre 2.000 anni, le tracce di ciò siano ancora ben visibili destando quindi l’ammirazione dei visitatori del terzo millennio.

L’area archeologica del “Laghetto” si trova all’esterno del recinto della Banditaccia, 200 mt. dopo l’ingresso, in un declivio posto alla destra di un ampio slargo contornato da alti e procerosi pini mediterranei, il luogo è raggiungibile, sia a piedi che in macchina, tramite la strada sterrata che conduce a quella parte della cosiddetta, sempre etrusca, Via degli Inferi la quale è  fuori dell’attuale recinto della Banditaccia.

Gli appuntamenti per i visitatori sono fissati alle ore 10.00, 11.00 e 12.00 del mattino ed alle ore 15.00, 16.00 e 17,00 del pomeriggio all’ingresso della Necropoli del Laghetto di  Cerveteri, 200 metri, come suddetto, oltre l’ingresso della Necropoli della Banditaccia (seguire la strada che costeggia la recinzione). Limite massimo, per ogni illustrazione, di 20 partecipanti muniti di mascherina.