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Fiumara e Tor Boacciana, la triste storia dei “fari” dimenticati

14 giugno 2020 | 15:39
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A Fiumara dalla parte di Tor Boacciana, i fari di segnalazione sistemati all’ingresso del corso d’acqua, là dove il mare incontra il fiume, non funzionano.

Il mare di Roma, l’approdo che fu degli imperatori Claudio e Traiano, ha perso l’importanza di un tempo. E, purtroppo, anche sicurezza. Nell’antichità il Mediterraneo era ben oltre quella che oggi è la linea della costa, ma ora come allora ci sono problemi di sicurezza. Da una parte il costante insabbiamento, dall’altra – ed è il focus che vogliamo fare – quello che è o dovrebbe essere il simbolo di un approdo: il faro, piccolo o grande che sia.

Sulla linea della costa tra Ostia e Fiumicino la situazione è avvilente. Il vecchio faro di Fiumicino (ma in realtà sarebbe l’unica vera struttura storica in muratura dedicata alle segnalazioni verso il mare dalla costa di Roma) versa nel degrado più assoluto (leggi qui). Un manufatto sul quale da decenni sono stati fatti centinaia di progetti senza che nemmeno uno arrivasse a compimento. E la luce del faro, ormai da tempo immemore, è desolatamente spenta.

Non va meglio a Fiumara dalla parte di Tor Boacciana. I fari di segnalazione sistemati all’ingresso del corso d’acqua, là dove il mare incontra il fiume, non funzionano (come da segnalazioni video-fotografiche). Uno è rotto, l’altro è addirittura divelto, col risultato di far mancare qualunque tipo di segnalazione in uscita, ma soprattutto in entrata. Con un mare non esattamente calmo, l’ingresso di notte risulta particolarmente rischioso.

Unici segnalatori funzionanti sono quelli dei due porti, quello di Ostia e quello del Porto Canale di Fiumicino; ma, soprattutto per quello di Fiumicino, la pericolosità è costituita dal fondale ormai innalzatosi oltre misura, visto il mancato dragaggio e il restringimento per i lavori necessari all’eliminazione dei vincoli sul pericolo di esondazione.

Insomma, la stagione estiva è iniziata, e con essa quel diportismo che oltre ad essere un volano economico è anche un bellissimo modo di vivere la natura. Ma quanto a segnalatori e sicurezza c’è ancora da fare…