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Stazione di Ladispoli, Ardita: “I lavori sono in ritardo di un anno, Rfi mantenga gli impegni assunti”

Ardita: "Ci auguriamo che, a distanza di un anno e mezzo dall'annuciata fine dei lavori, si possa presto chiudere il cantiere alla stazione di Ladispoli"

Ladispoli – “I lavori nella stazione di Ladispoli dovevano concludersi dicembre del 2018. In realtà la consegna del cantiere è molto lontana dalle aspettative. È necessario che Rete Ferroviaria Italiana mantenga gli impegni assunti con il popolo dei pendolari e con l’amministrazione comunale”. A prendere posizione è il consigliere comunale di Fratelli d’Italia, Giovanni Ardita che, in qualità di delegato ai pendolari ed ai rapporti con Trenitalia ed Rfi, è sceso in campo per chiedere spiegazioni sui lavori della stazione di Ladispoli.

“Più volte mi sono complimentato con la dirigenza di Rfi per aver portato la stazione di Ladispoli a degli standard qualitativi tra i migliori del Lazio, li ho ringraziati per aver raccolto la richiesta di trovare una soluzione per bagni chiusi da più di 9 anni. Purtroppo, accanto a risultati importanti, non sono stati centrati altri traguardi come la realizzazione di un secondo sottopasso tra il 2° ed il 1° binario che avrebbe risolto il problema della sicurezza, per l’imbuto che si crea alla discesa dei pendolari provenienti da Roma che, in modo irresponsabile, spesso attraversano le rotaie da una banchina all’altra”.

“In questi giorni mi sono recato alla stazione di piazzale Roma su segnalazione di molti viaggiatori, amareggiati dal fatto che gli ascensori non sono funzionanti. Il risultato è che le persone diversamente abili hanno seri problemi a salire sui treni per Civitavecchia e Roma. Sembrerebbe che, a causa del blocco imposto dal coronavirus, abbiano accumulato ritardi gli interventi di collaudo degli ascensori”.

“Ora che il lock down non c’è più, speriamo che questo compito sia rapidamente assolto. Ci auguriamo che, a distanza di un anno e mezzo dall’annuciata fine dei lavori, si possa presto chiudere il cantiere alla stazione di Ladispoli, compreso anche il cablaggio per l’installazione del display delle partenze e degli arrivi sui binari, con l’installazione di altoparlanti a norma”.

“Auspico – conclude Ardita – che al più presto Rfi riveli quale sistema di videosorveglianza sia stato installato nello scalo, nel contempo mi sono attivato insieme al sindaco Grando per far riattivare le telecamere di sorveglianza nel sottopasso della stazione di Ladispoli alla luce dei vari atti di violenza accaduti nei giorni scorsi. Infine, ci attiveremo affinché Trenitalia provveda a rimborsare i pendolari e gli studenti che negli ultimi due mesi non hanno potuto utilizzare l’abbonamento ferroviario. Oppure decurti dal prossimo abbonamento il periodo del mancato utilizzo”.

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