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Fiumicino, caos in Consiglio comunale: la rabbia del centrodestra

L'opposizione parla di atto intimidatorio nei confronti del consigliere Stefano Costa

Fiumicino – Il vicepresidente del Consiglio, Federica Poggio e tutti i consiglieri di centrodestra e delle liste civiche, Baccini, Severini, Dintino, Coronas e Costa hanno inviato una lettera al Sindaco Montino e al presidente del consiglio comunale, Vona, per condannare “l’esecrabile è inspiegabile atto intimidatorio dei vigili urbani nei confronti del Consigliere Stefano Costa, durante la seduta d’Aula di ieri, mentre il consigliere era impegnato nell’esercizio della sua funzione istituzionale e nell’espressione del proprio parere sul provvedimento in discussione”.

consiglio comunale fiumicino

Nella lettera i consiglieri richiamano l’attenzione del Sindaco e del presidente del consiglio “sull’art. 62 del Regolamento del Consiglio comunale che attribuisce a Lei (presidente Vona ndr), in particolare, i poteri necessari per garantire l’ordine in Aula (comma1) e che altresì recita (al comma 3) che la forza pubblica non può entrare nella parte dell’aula riservata al Consiglio, se non per ordine del Presidente e solo dopo che sia stata sospesa o tolta la seduta”.

“Nessuno dei consiglieri – proseguono i rappresentanti istituzionali – ha inteso che Lei avesse emanato tale disposizione, a maggior ragione, durante l’esercizio di un diritto di espressione di un consigliere in piena seduta, per questo motivo Le chiediamo di prendere atto di questa iniziativa della Polizia Locale contro un membro del Consiglio e, allo stesso tempo, Le chiediamo di informarci su quali saranno le Sue determinazioni in merito all’accaduto affinché un episodio di intimidazione di questo tipo non debba mai più ripetersi nella nostra Aula consigliare”

“Fiumicino – aggiungono Poggio, Baccini, Severini, Dintino e Costa riferendosi al Sindaco e alla maggioranza  – è un comune democratico, La vostra Giunta si è sempre battuta contro l’illegalità e l’illegittimità facendo giornate e dedicando spazi alla memoria, oggi più che mai Lei non può permettere che si attuino comportamenti che ledono la dignità e la libertà di espressione come in un regime staliniano della più becera memoria.

Siamo in Italia, a Fiumicino in uno stato libero e siamo rappresentanti dei cittadini abbiamo non solo il diritto di esprimerci anche in modo contrario ma anche e soprattutto il dovere di farlo nel rispetto del nostro vincolo di mandato.  Siamo il Comune di Salvo d’Acquisto, dove per la libertà il nostro eroe Carabiniere si è sacrificato, non possiamo permettere che in una sede istituzionale avvengano tali fatti”.

I consiglieri di centrodestra compatti, si rivolgono al presidente chiedendo un gesto forte e simbolico a garanzia della libertà di espressione e del rispetto del regolamento “È suo il compito – scrivono-  di governare sull’andamento dei lavori ed assicurarne il migliore svolgimento nel pieno del diritto e del rispetto delle regole, anche quelle di convivenza civile, La preghiamo di esercitarlo, altrimenti si dimetta dall’incarico”.
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