Il Fatto |
Cronaca Locale
/

Da Fiumicino, Cerveteri e Ladispoli rifornivano di droga la Sardegna: narcotrafficanti in manette

19 giugno 2020 | 10:58
Share0
Da Fiumicino, Cerveteri e Ladispoli rifornivano di droga la Sardegna: narcotrafficanti in manette

La droga veniva importata in Italia attraverso organizzazioni criminali estere, in particolare del Montenegro e della Spagna

Roma – Due narcotrafficanti che operavano tra la Sardegna e il resto d’Italia sono stati arrestati dai carabinieri, su ordine del Gip del tribunale di Roma e su richiesta della Dda della Capitale. Si tratta di un romano e di un siciliano, entrambi di 58 anni, attivi nei quartieri romani di Monte Mario, Primavalle e Trionfale, con articolazioni nelle zone di Vallesanta e Boccea e nel litorale romano, a Fiumicino, Ladispoli e Cerveteri.

Secondo l’accusa, i due sarebbero al vertice di un’organizzazione criminale che trafficava ingenti quantità di cocaina e hashish in Costa Smeralda e in altre piazze dell’isola tra Gallura e Baronia. L’operazione è stata portata a termine dai Ros di Nuoro, insieme ai colleghi del Lazio che hanno trasferito gli arrestati, uno al carcere di Rebibbia e l’altro in quello di Rieti. Le indagini sono partite nell’autunno 2014 e in quell’occasione erano state denunciate 39 persone.

Sequestrati inoltre 10 chili di cocaina e oltre 5 di hashish, armi da fuoco clandestine, cospicue somme di denaro e alcuni locali per lo stoccaggio, oltre a basi logistiche da cui organizzare i traffici illeciti. Spesso i carichi di droga per la Sardegna venivano affidati a insospettabili come minori, donne o anziani.

La droga veniva importata in Italia attraverso organizzazioni criminali estere, in particolare del Montenegro e della Spagna. Uno degli arrestati era direttamente coinvolto nell’acquisto di 140 chili di cocaina purissima, andato perso in acqua davanti alla città spagnola di Denia e poi sequestrato dalla polizia.

Per dovere di cronaca, e a tutela di chi è indagato, ricordiamo che un’accusa non equivale a una condanna, che le prove si formano in Tribunale e che l’ordinamento giudiziario italiano prevede comunque tre gradi di giudizio.

(Il Faro online)