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A Fiumicino la protesta “Stop 5G”, gli attivisti: “Non potete sperimentare su di noi”

20 giugno 2020 | 19:11
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A Fiumicino la protesta “Stop 5G”, gli attivisti: “Non potete sperimentare su di noi”
A Fiumicino la protesta “Stop 5G”, gli attivisti: “Non potete sperimentare su di noi”
A Fiumicino la protesta “Stop 5G”, gli attivisti: “Non potete sperimentare su di noi”
A Fiumicino la protesta “Stop 5G”, gli attivisti: “Non potete sperimentare su di noi”
A Fiumicino la protesta “Stop 5G”, gli attivisti: “Non potete sperimentare su di noi”
A Fiumicino la protesta “Stop 5G”, gli attivisti: “Non potete sperimentare su di noi”

In tanti sulla scalinata del Comune hanno detto “no” al piano Colao

Fiumicino – “Non possiamo essere le vostre cavie”. Questo il grido lanciato dall’Alleanza Italiana stop 5G e dal Comitato Stop 5G Fiumicino, che si sono oggi riuniti sulla scalinata del Comune per manifestare contro la nuova tecnologia. “Richiediamo al Sindaco un’immediata ordinanza che, ai sensi della 142/90, può essere emanata urgentemente ai fini di igiene e sicurezza, per fermare tutto questo”.

La tecnologia 5G è molto diversa da quelle usate in precedenza. “Non è un aggiornamento per il cellulare – afferma Annalisa Buccieri, promotrice del Comitato Stop 5G e referente per il Lazio Alleanza Italiana -. Serve per creare l’internet delle cose e a farci immerge in una realtà permanentemente connessa“.

A rischio, per gli attivisti, non è solo la vita umana ma l’intero ecosistema: “Gli insetti hanno delle reazioni abnormi al 5G – continua la promotrice – le api muoiono tutte per motivazioni scientifiche e sono 2 mila gli esemplari di uccelli caduti in stormo vicino alle antenne”.

“A rimetterci sono anche gli alberi superiori a 4 metri, che vengono tagliati perché ostacolano il 5G. Noi abbiamo il diritto di chiedere che questi scempi non vengano più messi in atto – sostiene il Comitato Salviamo la Riserva di Procoio di Ostia, che ha aderito alla manifestazione -. Sono azioni illegali, una violazione dei diritti dell’umanità”.

Sul territorio di Fiumicino sono presenti le antenne predisposte per il 5G. “Sul cinema di Parco Leonardo – spiega Annalisa – è stata montata un’antenna a 700 megahertz che irradia per 20 chilometri e penetra all’interno delle case. Ma non è l’unica: durante la nostra quarantena le antenne sono proliferate in maniera esponenziale e sono state installate di notte senza nessuna distanza di sicurezza, abbiamo dei video che lo testimoniano”. Queste antenne sono attualmente collocate sui palazzi a 500 metri l’una dall’altra, una distanza che sarà presto ridotta a 15 metri. Il sito tedesco di Vodafone ammette che ne sono previste almeno 1 milione come quantità per coprire il 48% del territorio nazionale.

La correlazione tra radiofrequenze e gravi tumori celebrali e cardiaci è stata comprovata sperimentalmente dall’Istituto Ramazzini di Bologna, dal National Toxicology Program degli USA e da altri Istituti di ricerca internazionale: “Le prove scientifiche sono tutte scritte nero su bianco – sottolinea la Portavoce -. Se l’obbiettivo attuale è la salvaguardia della salute pubblica, non si può continuare a far finta di essere ciechi”.

Il Piano Colao prevede un innalzamento degli attuali limiti di esposizione elettromagnetica: “Aumentare di 110 volte gli attuali limiti di 6 v/m, porterebbe conseguenti danni più gravi alla nostra salute. Le lesioni provacate da radiofrequenze partono da 0,6 v/m; l’innalzamento fino a 61 v/m significa dire a mio figlio tu non vivi. L’elettrosmog è un killer silenzioso. Noi stiamo solo cercando di salvare le vite dei nostri  bambini”.

“Il Comune di Fiumicino – prosegue Annalisa – ha deliberato che nel corso dell’estate saranno effettuati dei lavori nelle scuole per incrementare la banda larga e consentire la didattica a distanza. Questo renderà i nostri figli degli autistici digitali”

“Stanno imponendo un’ipoteca serissima sul futuro dei nostri bambini – è il messaggio conclusivo della Promotrice –. Il sindaco Montino ha la piena facoltà di fermare la sperimentazione 5G e di investire su tecnologie alternative più sicure. Alleanza Italiana ha raggiunto 540 comuni che hanno detto ‘No al 5g’ e sono circa 400 i  sindaci hanno emanato il provvedimento che noi tutti auspichiamo: un’ ordinanza per tutelare la salute pubblica”.

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