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Spaccio alla stazione di Cisterna di Latina: arrestato pusher

21 giugno 2020 | 10:34
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Spaccio alla stazione di Cisterna di Latina: arrestato pusher

Rinvenuti nello stabile abbandonato più di 300 grammi di marijuana e materiale utilizzato per il confezionamento delle dosi, come bustine in nylon tagliuzzate e un bilancino di precisione

Latina – Nascondeva più di 300 grammi di droga in uno stabile abbandonato della stazione ferroviaria, ma non è riuscito a sfuggire ai controlli delle Forze dell’Ordine. Il fatto è avvenuto nel pomeriggio di ieri 20 giugno a Cisterna di Latina, dove i poliziotti del Commissariato locale hanno concluso un’ attività di polizia giudiziaria tesa a contrastare il fenomeno della spaccio di sostanze stupefacenti, traendo in arresto un cittadino nigeriano di 34 anni.

I poliziotti, da diverso tempo impegnati nei controlli delle piazze solitamente utilizzate per lo spaccio di droga, in servizio nei pressi dello scalo ferroviario di Cisterna di Latina, hanno notato un continuo andare e venire di ragazzi stranieri da uno stabile in stato di abbandono, presso la stazione Ferroviaria di Cisterna di Latina.

Due di questi in particolare hanno attirato l’attenzione degli investigatori, tanto da decidere di procedere ad un loro controllo. Entrambi i due stranieri da subito hanno mostrato nervosismo e resistenza alle richieste dei poliziotti. Gli agenti a quel punto hanno chiesto loro di esibire tutto il contenuto delle tasche dei pantaloni, consegnando i propri portafogli, cellulari ed un mazzo di chiavi. Gli uomini hanno dichiarato di provenire e di essere domiciliati a Colleferro (Rm).

Il mazzo di chiavi rinvenuto in possesso del 34enne era proprio quello stesso visto utilizzare per entrare ed uscire dallo stabile dai ragazzi durante il servizio di appostamento. Entrati nello stabile gli agenti del Commissariato si sono fatti indicare la stanza del 34enne, il quale nonostante un inutile tentativo di fuga e resistenza non ha potuto evitare che i poliziotti rinvenissero occultati nella stanza più di 300 grammi di droga del tipo marijuana nonché materiale utilizzato per il confezionamento delle dosi, come bustine in nylon tagliuzzate, un grosso rotolo di cellophane ed un bilancino di precisione, il tutto posto in sequestro. Al termine delle formalità di rito lo straniero è stato quindi tratto in arresto a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

Per dovere di cronaca, e a tutela di chi è indagato, ricordiamo che un’accusa non equivale a una condanna, che le prove si formano in Tribunale e che l’ordinamento giudiziario italiano prevede comunque tre gradi di giudizio.
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