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Latina, litiga in strada con la ex e aggredisce i poliziotti: arrestato

22 giugno 2020 | 15:42
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Latina, litiga in strada con la ex e aggredisce i poliziotti: arrestato

All’origine della furiosa lite motivi economici, poi l’aggressione all’attuale compagno di lei a all’agente

Latina – Litiga con la sua ex, poi aggredisce l‘attuale compagno di lei e la Polizia. E’ successo nel pomeriggio di ieri in una via del centro di Latina. I poliziotti della Questura sono intervenuti tempestivamente dove era stata segnalata una lite animata tra giovani e hanno arrestato l’uomo.

Giunti sul posto, gli agenti della Polizia di Stato hanno appreso che la violenta lite con l’ex compagno di lei, era scoppiata a causa di una richiesta della donna di poche decine di euro, che sarebbero servite a pagare la retta dell’asilo della figlia nata dalla loro precedente relazione.

Ai poliziotti l’attuale compagno ha raccontato che l’ex, già dal mattino, aveva inviato sul telefono della donna numerosi messaggi dal tono minaccioso. Mentre gli agenti raccoglievano informazioni dai presenti, sul posto ritornava l’ex compagno, che incurante della presenza della Polizia si è scagliato sull’uomo tentando di colpirlo con calci e pugni. Immediato l’intervento dei poliziotti che per evitare il peggio si sono frapposti tra i due contendenti riuscendo a bloccare il violento aggressore.

L’uomo identificato, un pregiudicato di 35 anni, è stato arrestato per i reati di resistenza e lesioni a Pubblico Ufficiale e, trattenuto presso le Camere di sicurezza della Questura, in attesa dell’udienza di convalida presso il Tribunale Penale di Latina, che, questa mattina, ha ritenuto l’arrestato colpevole condannandolo alla pena di 5 mesi di reclusione, riconoscendo il beneficio della sospensione condizionale della pena.

Uno dei poliziotti della Volante intervenuti sul posto, è rimasto ferito e gli sono state riscontrate lesioni  per una prognosi di 5 giorni.

Per dovere di cronaca, e a tutela di chi è indagato, ricordiamo che un’accusa non equivale ad una condanna, che le prove si formano in Tribunale e che l’ordinamento giudiziario italiano prevede comunque tra gradi di giudizio.

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