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Latina, fermato con 50 dosi di eroina nascoste negli slip: arrestato pusher

24 giugno 2020 | 15:07
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Latina, fermato con 50 dosi di eroina nascoste negli slip: arrestato pusher

Proseguono i controlli della Polizia: a Latina un arresto per detenzione a scopo di spaccio di sostanze stupefacenti, mentre a Cisterna finisce in carcere un 22enne per furto

Latina – I poliziotti dellaSquadra Volante della Questura di Latina nel corso di mirati servizi di controllo del territorio, hanno notato un uomo che si nascondeva dietro a un cespuglio per non farsi vedere dalla pattuglia. Gli operanti, insospettiti, lo hanno fermato; l’uomo da subito ha manifestato insofferenza ed intolleranza agli accertamenti di polizia.

I poliziotti hanno proceduto alla perquisizione e hanno rinvenuto occultati negli slip dell’uomocirca 12 grammi di eroina, già suddivisa in 50 dosi confezionate in cellophane, che lascia presupporre fosse destinata ad una avviata attività di spaccio nel mercato della droga del capoluogo pontino.

L’uomo, un 42enne tunisino, è stato tratto in arresto in ordine ai reati di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. Al termine delle rituali formalità, l’uomo è stato ristretto nelle Camere di Sicurezza della Questura di Latina in attesa della direttissima odierna.

Sempre nel pomeriggio di ieri i poliziotti del Commissariato P.S. di Cisterna hanno rintracciato ed arrestato un ragazzo di 22 anni nato nella Repubblica di Serbia, in esecuzione di un ordine di carcerazione emesso dall’Ufficio Esecuzioni della Procura della Repubblica presso il Tribunale dei minorenni di Roma datato 19 giugno 2020.

Il giovane deve scontare ancora un residuo di pena di 4 mesi perché riconosciuto colpevole di numerosi furti. Gli agenti lo hanno rintracciato ed arrestato nei pressi della sua abitazione nel centro di Cisterna. Dopo le formalità di rito per il 22enne si sono riaperte le porte del carcere di Via Aspromonte.

Per dovere di cronaca, e a tutela di chi è indagato, ricordiamo che un’accusa non equivale a una condanna, che le prove si formano in Tribunale e che l’ordinamento giudiziario italiano prevede comunque tre gradi di giudizio.
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