Fiumicino, polemica sulle Card prepagate, il Comune: “Ci sono ancora ma bisogna pazientare”

25 giugno 2020 | 06:30
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Fiumicino, polemica sulle Card prepagate, il Comune: “Ci sono ancora ma bisogna pazientare”

“L’aiuto da parte del Comune si è trasformato in elemosina” è il grido di rabbia e frustrazione di chi da settimane non riesce a mettersi in contatto con i Servizi Sociali e a ricevere i contributi previsti per le famiglie in difficoltà

Fiumicino – “Ho diritto a questo contributo, ma il servizio è inesistente” è la denuncia di chi da settimane sta aspettando di ricevere le Card prepagate messe a disposizione dal Comune di Fiumicino per i cittadini in difficoltà. Da metà aprile infatti, oltre alla distribuzione di pacchi alimentari per le famiglie bisognose, il Comune ha acquistato delle carte di credito ricaricabili per un valore totale di 100mila euro, da distribuire alle famiglie con bambini, persone intolleranti o ammalate per l’acquisto di prodotti specifici.

Non tutti però riescono a ricevere il contributo: “Ogni giorno, da tre settimane, chiamo i numeri messi a disposizione dal Comune e nessuno risponde, sono sempre occupati. Mi sono recata di persona agli uffici e al centro di stoccaggio di generi alimentari a Maccarese e mi è stato detto di aspettare. Sto aspettando da tre settimane ma non ho più soldi per mangiare, mi sento presa in giro” racconta a ilfaroonline.it una cittadina di Fiumicino.

“Sono una persona invalida al 100% – spiega la donna -, sono malata e da quando è scoppiata la pandemia mio marito non lavora, abbiamo una piccola pensione e un mutuo da pagare. Anche se non sono molti soldi, la Card da 50 euro è un aiuto che il Comune aveva messo a disposizione per persone come me. Soffro di gravi intolleranze alimentari e diabete e non ho la possibilità di utilizzare i pacchi spesa, perché gli alimenti contenuti al suo interno non vanno bene per la mia situazione. Ho diritto alla Card e come me sicuramente tanti altri, allora perché i Servizi Sociali ci ignorano da settimane?

“Da maggio ho ricevuto tre Card a distanza di settimane l’una dall’altra. Da inizio giugno non ho più nulla e gli uffici preposti mi dicono di aspettare la loro chiamata. Ormai passo le giornate al telefono ma trovo solo un muro di fronte a me. Se i contributi sono terminati perché l’Amministrazione ha finito i soldi abbiamo il diritto di saperlo. Quello che doveva essere un aiuto da parte del Comune ora si è trasformato in elemosina“.

“Non siamo noi che dobbiamo insistere, chiedere e pregare di avere questi soldi, è un contributo che ci spetta e ci deve essere garantito. Non tutte le medicine ci vengono passate dallo Stato, molte le dobbiamo comprare, e io non ho più soldi per medicine, acqua e cibo. Sto sopravvivendo. Vorrei solo una risposta dal Comune“.

Il Comune: “Le card ci sono”

In seguito alle lamentele ricevute, la redazione de ilfaroonline.it ha interpellato l’Assessore alle Politiche Sociali di Fiumicino, Anna Maria Anselmi, che ha fatto luce sulla situazione attuale.

Le Card ci sono, così come i fondi per l’acquisto di altre. Tutti e quattro i numeri sono attivi e anche la mail. Purtroppo le telefonate che riceviamo sono un buon numero, bisogna pazientare ma non sono più come ad inizio pandemia. Gli assistenti sono impegnati sia nel prendere gli appuntamenti che nell’effettuare i colloqui con gli assistiti”.

“Capisco i bisogni e le esigenze di tutta la cittadinanza ma i nostri uffici continuano a lavorare insistentemente, bisogna avere pazienza nel telefonare” ha concluso l’Assessore.

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