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Roma vs Sampdoria, le pagelle de il Faro online, la Roma e Dzeko ripartono bene in campionato

25 giugno 2020 | 13:12
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Roma vs Sampdoria, le pagelle de il Faro online, la Roma e Dzeko ripartono bene in campionato

Un po’ presuntuosa la formazione iniziale? o altissima fiducia nei propri ragazzi? Fatto sta che a Mister Fonseca gli va riconosciuta la lucidità che gli ha permesso di effettuare i cambi giusti al momento giusto. Finalmente può lavorare con quasi tutta la rosa.

di Romina Pennisi

Roma. Tante incognite presentava questa prima partita di campionato in modalità post Covid-19. La tenuta atletica dei giocatori, la loro tenuta mentale, il moltissimo tempo di inattività e lo stadio vuoto. Come se non bastasse l’ultima incognita, ma non ultima, era il dover affrontare una squadra che aveva già effettuato una partita dalla ripresa del campionato. La statistica, seppur breve e scarna, già ci offriva un interessante spunto di riflessione, quello cioè che avere già immagazzinato nelle gambe i minuti di una partita – la Samp aveva già giocato contro l’Inter il recupero della 25ma giornata – potesse portare un vantaggio in tenuta atletica e mentale per i genovesi. Vero e falso allo stesso tempo, complice anche lo schieramento iniziale di una formazione piuttosto sbilanciata, senza la certezza della tenuta del centrocampo e della difesa. I dettagli delle pagelle ne spigheranno il perché, in quanto sono gli uomini che fanno la squadra. Commovente il ricordo dell’Unione Tifosi Romanisti per Pierino Prati scomparso in settimana. Per lui la Roma ha giocato con il lutto al braccio.

Antonio Mirante, 7 – Incolpevole all’11’, quando viene superato da un Gabbiadini scatenato, si fa trovare presente sui successivi tentativi offensivi dei doriani lanciati in contropiede – ancora Gabbiadini, Linetty, Jankto – e salva il risultato in più di un’occasione. All’82’ addirittura esce dall’area grande per anticipare l’avversario e accompagnare la palla fuori campo. Subito pronto.

Bruno Peres, 5,5 – In avvio si distingue per qualche percussione, anche se un po’ fine a se stessa, ma la sua fascia è spesso terreno di conquista per i giocatori blucerchiati. Al 60’ è sostituito da Zappacosta. Gli manca una fase.

Chris Smalling, 6 – Svolge abbastanza diligentemente il suo compito, considerata anche la novità dell’accoppiata con Ibañez. Nel primo tempo con il compagno di reparto fa fatica a contenere gli attaccanti doriani. A parte l’aggancio in area di una palla pericolosa a un minuto dalla fine, sul taccuino non restano azioni degne di rilievo. In attesa del Chris migliore.

Roger Ibañez, 5,5 – Non deve essere entusiasmante esordire con la maglia giallorossa in un Olimpico vuoto e sicuramente questo ha inciso sul suo rendimento nel primo tempo. Clamorosa la mancata copertura del primo palo in occasione del gol della Sampdoria. Errore da carenza di fondamentali. Con il passare dei minuti, però, prende confidenza e – pur senza acuti – non commette altri errori. Volenteroso.

Aleksandar Kolarov, 6,5 – Praticamente un fantasma nel primo tempo, accende i motori solo al 45’, quando mette in area un cross rasoterra pericoloso per Mkhitaryan. Nel secondo tempo è più coinvolto dai compagni e si fa vedere con qualche punizione e percussione. Al 68’ coglie il palo dai 30 metri. Double face.

Amadou Diawara, 4 – Una serata da incubo per il centrocampista. Già all’11’ sbaglia la misura del retropassaggio e regala un assist insperato per Gabbiadini, causando il gol del vantaggio della Samp. Continua a vagare nel campo lento e spaesato, senza riuscire a reagire al pressing avversario, tanto che alla mezz’ora rischia di ripetere l’errore fatale di inizio partita. Al 60’ esce dal campo, sostituito da Cristante. Irriconoscibile.

Jordan Veretout, 6,5 – Non si vede granché almeno per mezz’ora e infatti il centrocampo della Roma viene regolarmente saltato sia dagli avversari che dai compagni della difesa, in difficoltà nella ripartenza. Poi al 31’ gli viene annullato un gol bellissimo, realizzato con un tiro preciso all’incrocio dei pali, per mano (involontaria) di Carles Perez in area. Nella seconda frazione di gioco sembra più dinamico e dà una mano alla difesa a impostare il gioco. Può fare di meglio.

Carles Perez, 6 – Brillante anche se non decisivo nel primo tempo, quando si rende pericoloso con qualche tiro da fuori area, ma progressivamente sparisce. Il mister se ne accorge e lo cambia con Ünder al 71’. C’è il potenziale ma…

Henrix Mkhitaryan, 7 – Purtroppo il gol non arriva, nonostante si dia un gran da fare. Già al 6’ con un passaggio no look mette Dzeko davanti alla porta, poi al 19’ sfida Audero, che dimostra grande reattività nel respingere. Spesso ingabbiato dai difensori, prova a trasformare in oro i passaggi e i cross dei compagni ma non ha fortuna. Ammonito all’81’, è sostituito da Kalinic. La classe c’è.

Javier Pastore, 5,5 – Schierato a sorpresa come titolare da Fonseca, inizia timido e lento. Al 9’ invece semina mezza Samp e punta la porta ma Audero ci mette la faccia e non metaforicamente. Alla mezz’ora non riesce a capitalizzare una caparbia percussione di Dzeko, perché il suo sinistro è deviato da Tonelli. Al 60’ lascia il posto a un ben più efficace Pellegrini. In attesa della sua classe.

Edin Dzeko, 9 – Indubbiamente il migliore dei giallorossi. Non è stato solo il finalizzatore che ha regalato tre punti preziosi, ma ha partecipato all’azione smistando assist e perfino in difesa si è dimostrato prezioso quando di testa ha spazzato l’area da cross pericolosi. Già nei primi minuti impegna Audero di testa e di piede. Poi al 21’ il suo tiro è sporcato da Tonelli e arriva docile tra le braccia del portiere blucerchiato. Al 64’ Pellegrini lo trova perfettamente in area con un cross a scavalcare: lui si coordina e con un perfetto sinistro al volo gonfia la rete. Si ripete all’85’, stavolta imbeccato da Cristante, solo che segna di destro, sempre al volo, uguagliando così il record di Manfredini: 104 gol messi a segno con la maglia giallorossa. Professore.

Brian Cristante, 6,5 – Subentra a Diawara e insieme a Pellegrini cambia volto al centrocampo romanista. Con un perfetto lancio dalla linea di centrocampo, trova il bosniaco in area per il gol della vittoria. Ci ha provato e ci è riuscito.

Davide Zappacosta, SV – Per lui il lockdown è durato molto di più, visto che torna in campo dopo ben otto mesi, a causa della rottura del legamento crociato. Copre meglio di Brunetto la fascia e al 73’ costringe l’avversario ad atterrarlo da dietro per bloccarne il contropiede, anche se partito in fuorigioco. Un recupero prezioso per il resto del campionato. Bentornato.

Lorenzo Pellegrini, 7,5 – Appena entrato accende la luce con una pennellata per Edin Dzeko, che non si fa pregare due volte e pareggia. Non fa molto altro ma il voto lo merita perché ha dato la scossa. La classe non è acqua.

Cengiz Ünder, SV – Entra al posto di Perez ma non incide. In più di un’occasione è richiamato da Fonseca.

Nikola Kalinic, SV – Subentra a Mkhitaryan ma non lascia il segno.

Paulo Fonseca, 7 – Non era facile la ripartenza, tanto più con una formazione stravolta a causa delle indisponibilità di diversi giocatori per guai fisici e ritardi di condizione. La squadra è lenta e in difficoltà nell’impostazione di gioco. Poi al 60’ cala l’asso con tre cambi decisivi e muta il corso della partita, conquistando tre punti preziosissimi. Avanti tutta.

(Il Faro online)