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Tamberi torna a saltare: “Mi mancavano i brividi del pregara. Guardo al futuro”

Parla il campione del salto in alto delle Fiamme Gialle a qualche giorno dall’esordio stagionale, dopo il forzato stop dovuto all’emergenza coronavirus

Un esordio buono, dopo lo stop del lockdown. Gimbo Tamberi è tornato a saltare sul suo saccone. Lo ha fatto lo scorso 20 giugno, a distanza. A distanza con altri tre contendenti, tra cui il compagno di Nazionale Stefano Sottile.

2,21 la misura rimediata al termine di una competizione non competitiva. Lui come Sottile hanno rotto il ghiaccio, per riprendere pian piano condizione e adrenalina. Quattro campi collegati e l’obiettivo di alzare sempre più l’asticella dell’alto (leggi qui). Lo farà anche domani Tamberi ad Ancona. Sulla pedana di casa, il campione mondiale ed europeo indoor delle Fiamme Gialle vorrà fare sempre meglio. La seconda uscita allora per lui, come da nuovo calendario Fidal, con altrettanto nuove regole. Infatti, per i salti in elevazione, come quelli in estensione, non è più obbligatorio l’uso del velo per gli atleti in caduta sul saccone. Ma la scelta è facoltativa (leggi qui).

Gimbo intanto non vedeva l’ora di tornare a gareggiare. Di riassaporare la gioia della rincorsa e l’energia del salto. Lo dice sulla sua pagina ufficiale Facebook: “Tornare a sentire quei brividi lungo il corpo, prima di una gara, è una sensazione che mi mancava da morire. Sarà sempre quello che accadrà domani, a segnare il futuro”.

Determinato a riprendersi il suo mondo ideale e il sogno delle Olimpiadi, agognate e inseguite, Tamberi prosegue gli allenamenti e i meeting virtuali, per alzare l’asta dell’alto, sempre di più. Con dedica speciale al suo caro amico Alex Zanardi, impegnato in una lotta per la vita all’Ospedale di Siena (leggi qui).

(Il Faro online)(foto@Colombo/Fidal)