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Assalto alle spiagge nel weekend: boom di presenze a Sabaudia, pienone a Ponza

28 giugno 2020 | 18:17
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Assalto alle spiagge nel weekend: boom di presenze a Sabaudia, pienone a Ponza

Tanta la voglia di tornare a una vita normale, ma rimane un calo generalizzato delle presenze dovuto anche ai distanziamenti che hanno costretto le strutture a ridurre l’offerta.

È presto per fare i bilanci e analizzare i dati sul turismo estivo. Però se da un lato c’è la voglia di tornare a una vita normale, dall’altro gli esercenti lamentano un calo generalizzato delle presenze dovuto anche ai distanziamenti che hanno costretto le strutture a ridurre l’offerta.

A Sabaudia, la sindaca Giada Gervasi esulta per una stagione che sembra partita alla grande. “Abbiamo tantissimi romani e ciociari, le case sono affittate fino a fine settembre, situazione che non avveniva da anni – spiega al telefono -. Poi vediamo tanta gente anche nel Parco nazionale del Circeo. Diciamo che ci sono tutti i presupposti per parlare di una stagione positiva”.

A Civitavecchia, Alessandra titolare del “Grotta Aurelia” ha i suoi 100 ombrelloni prenotati per tutto il mese di luglio, ma ha dovuto dire addio a tutta la programmazione degli eventi serali che garantivano circa 1500 presenze: “Quelle oramai le ho date per perse, ma sto cercando di modificare l’offerta, magari con i pranzi musicali. Si stanno avvicinando tanti romani con la seconda casa a Santa Marinella e gente del luogo che ha scelto la vacanza di prossimità”.

Tuttavia l’ottimismo non è condiviso dalle associazioni come la Federbalneari che a livello nazionale ha calcolato che quest’anno si registrerà un calo di 45 milioni di presenze per una perdita pari a 11 miliardi di euro rispetto al 2019 e un costo per l’adeguamento alle misure di salute pubblica anti Covid-19 di circa 360 milioni per la prossima stagione (circa 12mila euro in media per impresa ) per il solo comparto delle concessioni demaniali marittime.

Il neo presidente Marco Maurelli stima che saranno necessari “parecchi anni di sacrifici per ritornare al punto di normalità. Gli imprenditori turistico-balneari si trovano ad affrontare una realtà in cui la mancanza del turismo estero e l’incertezza di quello interno creano una crisi senza precedenti, e il contributo a fondo perduto previsto dalle attuali norme non fornisce alcun sollievo all’economia turistica ma rappresenta solo una goccia nel mare”.

Anche se il traffico cresce, i balneari non sono rassicurati, perché questo turismo mordi e fuggi non è in grado di salvare una stagione partita tra mille incertezze e tante limitazioni. Ma se Sparta piange, Atene non ride. “Sono saltati tutti i viaggi di gruppo, anche i campi scuola parrocchiali, però registriamo un turismo individuale che ci dà segnali confortanti” ammette Fabrizio del Consorzio del Terminillo che annuncia una novità positiva per quanto riguarda il turismo lacustre.

“Al Lago del Salto e del Turano abbiamo dati positivi sulle presenze, mai registrati prima» per questo «il nostro mantra è: pensiamo di perdere poco, non ci sarà il tracollo“.

Ma c’è chi il tracollo lo aveva già avuto nel 2016 a causa del terremoto e stava cominciando faticosamente a risalire. Si tratta del territorio del reatino con Michele Casadei, presidente di Federalberghi e titolare di due hotel a Rieti, in prima linea.

“Sono stati annullati tutti gli eventi che avrebbero portato sul territorio tantissima gente, come gli Europei di Atletica per i quali aspettavamo circa 7mila persone. Di contro registriamo che molti stanno tornando nelle seconde case e che i borghi piano piano riprendono di nuovo vita. Ma spesso si tratta di un turismo mordi e fuggi che sul territorio lascia poco”, osserva Casadei che azzarda anche un primo bilancio: “Direi che perderemo il 40 per cento dei flussi, ma confidiamo molto nel progetto di riammodernamento degli impianti del Terminillo che abbiamo con la Regione e che almeno potrebbe salvare la stagione estiva”.

Se finora non avevano conosciuto una crisi di queste dimensioni, adesso “i problemi sono enormi” confida il Presidente di Federterme, Massimo Caputi che registra basse presenze in tutti e sette gli stabilimenti termali laziali. “La gente non va più in giro, eppure le terme sono un luogo sicurissimo essendo anche presidi sanitari. La verità è che rispetto all’anno scorso c’è anche un problema economico dovuto alla crisi innescata dal Covid” che si aggiunge ad una diffidenza ancora strisciante, dovuta ai nuovi focolai registrati nelle ultime ore.

Complice il ponte romano di San Pietro e Paolo, “a Ponza, oggi, si registra il pienone, come è successo negli ultimi due weekend” fa sapere il sindaco dell’isola pontina, Francesco Ferraiuolo che ricorda a chi arriva l’obbligo di misurarsi la temperatura all’imbarco da Formia e Anzio “perché non bisogna pensare erroneamente che tutto sia finito”. Intanto a Ostia, sono arrivati già i primi bagnanti e Aldo, bagnino, tra poco non avrà più tempo di rispondere alle domande. “Il weekend è sempre tutto pieno come gli altri anni, ma durante la settimana vi sono solo alcune famiglie con bambini”. La stagione si salverà? “Ve lo dico a settembre”. (fonte Agi)