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Cronaca Locale
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Ostia, pochi agenti: i vigili urbani non aiutano l’eliambulanza ad atterrare

28 giugno 2020 | 08:06
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Sconcertante vicenda quella dell’eliambulanza che in mancanza di assistenza a terra ha vagato alla ricerca di una piazzola. Raffaele Paciocca (Cisl): “Servizi di Polizia locale al collasso”

Ostia – Il pilota dell’eliambulanza si sbracciava verso gli agenti della Polizia locale affinchè liberassero un’area dove far atterrare il mezzo impegnato nei soccorsi ad un bambino salvato dall’annegamento e in gravi condizioni. Sulla strada, però, i vigili urbani non potevano essere di alcun aiuto: troppo traffico e pochissime pattuglie impiegabili per un servizio così delicato.

E’ la drammatica fotografia di ieri pomeriggio, sabato 27 giugno, quando l’eliambulanza Pegaso 1 dell’Ares 118 è volata a Ostia per soccorrere un dodicenne salvato dall’annegamento e in pericolo di vita (leggi qui). Testimoni raccontano che l’elicottero giallo ha volato a lungo e invano sulla zona di Ostia ponente e sul Pontile per cercare un punto dove atterrare. Non c’erano vigili a sufficienza per garantire le condizioni di sicurezza dell’operazione. Alla fine l’equipaggio ha deciso di calare con il verricello il medico direttamente sulla spiaggia e il mezzo si è andato a posizionare un paio di km più a sud, in largo dei Canotti.

Infine, anche a scortare l’ambulanza con a bordo il ragazzino stabilizzato e in condizioni critiche, dalla spiaggia dell’ex colonia fino a largo dei Canotti, sono stati i carabinieri e non la polizia locale.

La posizione dell’eliambulanza Pegaso 1 ieri a Ostia

Durissima la presa di posizione di Raffaele Paciocca, RSU CISL FP, e di Andrea Venanzoni, CISL FP, che in rappresentanza della Polizia locale gruppo Roma X Mare, riassumono la difficile e rischiosa condizione in cui il gruppo Roma X Mare sta operando in queste domeniche di assalto balneare . “La vicenda è emblematica delle gravi difficoltà in cui ci troviamo a operare – sostengono i sindacalisti – La Litoranea è fuori controllo e dal weekend scorso, come riportato anche dalle cronache, sosta selvaggia, interruzione del servizio di trasporto pubblico, disagi di ogni ordine e grado, rappresentano lo scenario tipico di quel delicatissimo quadrante. Deve essere chiaro: il X gruppo Mare della polizia locale non ha alcuna responsabilità.

Stigmatizziamo anche la assenza di comunicazione istituzionale da parte dell’amministrazione visto che cittadini e personale ATAC tempestano di chiamate la centrale operativa del X Mare, non sapendo che il servizio in quel quadrante dovrebbe essere garantito dal personale dei gruppi speciali inviati da Roma.

Utilizziamo il condizionale perché molti colleghi del X Mare hanno dovuto rappresentare al dirigente per iscritto l’assenza di qualunque presidio di polizia locale, ad esempio domenica 21 giugno (leggi qui), registrando la impossibilità di garantire interventi; noi per parte nostra dopo aver sensibilizzato a mezzo stampa in ogni modo possibile il Comando Generale al fine di operare un coordinamento funzionale con il gruppo territoriale, un gruppo esausto, privo di personale e di dotazioni finanziarie, siamo stati costretti a inoltrare una lunghissima lettera agli organi politici e amministrativi capitolini e lidensi per far loro presente il quadro terribile in cui si trova ad operare il Gruppo di Ostia.

Sulla Litoranea per altro eravamo stati facili profeti, da tempo. E’ quindi giusto si sappia, e con le note formali che stiamo procedendo a inoltrare agli organi politici e amministrativi lidensi e capitolini vogliamo la cosa sia chiara anche a chi dovesse iniziare a indagare per condotte omissive o interruttive che il X Mare non ha responsabilità di sorta e che sta operando ben oltre i limiti delle proprie possibilità.

A breve continuando così le cose ci rivolgeremo al Prefetto e intraprenderemo azioni di lotta per tutelare la sicurezza, la salute e la dignità dei lavoratori lidensi e, arrivati a questo punto, i diritti dei cittadini e degli altri operatori pubblici che hanno diritto alla vivibilità cittadina e ad espletare il loro lavoro”.