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Rifiuti, a Gaeta è di nuovo polemica per l’affidamento del servizio

29 giugno 2020 | 16:01
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Rifiuti, a Gaeta è di nuovo polemica per l’affidamento del servizio

Al centro della polemica il nuovo bando per l’affidamento del servizio integrato dei rifiuti. A scontrarsi, il partito comunista e il consigliere di minoranza Scinicariello

Gaeta – A Gaeta è di nuovo polemica per quanto riguarda l’affidamento del servizio integrato dei rifiuti da parte del Consiglio comunale. In particolare, sulla questione è intervenuto il partito comunista locale, sottolineando, come, i servizi pubblici del Comune stiano per finire, per l’ennesima volta, in mano a privati.

Il 13 maggio scorso, infatti, il Consiglio comunale ha approvato all’unanimità le linee guida per l’affidamento del servizio integrato dei rifiuti (che comprende anche la raccolta e il trasporto dei rifiuti solidi urbani, raccolta e trasporto della differenziata e, infine, pulizia delle spiagge e delle strade comunali).

Un  nuovo bando (il servizio affidato alla Ecocar, nel 2014 per 6 anni, per 5.491.832,50 l’anno, è già scaduto, ed è ora in regime di proroga,. Proroga che, in prima battuta, fu della durata di un mese, poi diventata di 6 mesi), ha evidenziato il Partito comunista che durerebbe ben 9 anni (oppure 6+ eventuali 3)  pari a € 47.700.000,00 (per un importo annuale pari a € 5.300.000,00), comprensivi di Iva. “Soldi – sottolineano dal partito comunista –  che dalle nostre tasche finiranno ancora una volta in quelle di ristretti interessi opachi. L’ultimo tradimento a spese della città e dei lavoratori. L’ultima dimostrazione del fatto che non ci sono differenze tra Amministrazione e minoranze sui fatti che contano veramente”.

Per questo motivo, il Partito comunista rilancia la propria petizione popolare per una gestione pubblica di questo e degli altri servizi comunali.

Scinicariello: “Il Partito comunista bacchetta tutto il Consiglio comunale sulla base di un doppio falso”

Secondo quanto affermato dal Pc, quindi, a parte i consiglieri assenti al Consiglio comunale del 13 maggio scorso, la  minoranza, in blocco, avrebbe votato l’affidamento. 

Ma, secondo il consigliere di minoranza Emiliano Scinicariello, il partito comunista avrebbe bacchettato “tutto” il Consiglio comunale di Gaeta sulla base di un doppio falso. Sui suoi canali social, infatti, il consigliere spiega: “Il primo falso è il becero e maldestro “copia e incolla” che i Compagni locali fanno, pur di mettere tutti i cattivi da una parte e di ergersi a “buoni”. Sul tema delle “linee guida del bando per la raccolta dei rifiuti” prendono la prima pagina della Delibera di Consiglio Comunale n.22 del 13.05.2020, copiando in basso non già la sintesi della votazione, ma la sola immediata eseguibilità, che è ben altra cosa rispetto alla votazione.

Non c’è stata infatti unanimità su quest’ultimo punto, poiché il consigliere Romanelli ha votato contro, il consigliere De Angelis e il sottoscritto si sono astenuti. Non sto a ricordare, inoltre, di essere stato il consigliere comunale che ha portato una mozione, quella sì approvata all’unanimità, per provare ad aderire alla Formia Rifiuti Zero, ma che non se ne sia fatto più nulla per una volontà politica alternativa.

Dunque – sottolinea Scinicariello – nessuna unanimità. Se volevate mettere a tutti la stessa etichetta, vi è andata male!” E ancora: “Il secondo falso è cosa ancor più grave! Perché vengono indicati come assenti 5 consiglieri comunali, incluso il sottoscritto, nonostante vi fossero 3 assenti al momento del voto, e di quei 5 solo il consigliere Di Vasta.

Qualcosa non quadra. Il sottoscritto, secondo il verbale, era assente, ma ha votato con l’astensione. E ricontrollando il verbale stesso, non c’è alcun passaggio in cui si evinca che il sottoscritto fosse assente inizialmente e poi rientrato. Non so se questo sia un episodio isolato o possa essere capitato altre volte.

Proverò a ricontrollare a ritroso… tanto i consigli comunali sono una manciata… Certo è che atti pubblici come i verbali delle sedute di Consiglio Comunale devono ricalcare la realtà sempre, perché – conclude Scinicariello -ad essi sono legate le responsabilità dei Consiglieri Comunali stessi”.

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