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Bonus vacanze, limite contanti e superbonus: ecco cosa cambia dal 1 luglio

1 luglio 2020 | 14:38
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Bonus vacanze, limite contanti e superbonus: ecco cosa cambia dal 1 luglio

Scatta anche il taglio del cuneo fiscale e l’abbassamento della soglia massima per i pagamenti in contanti

Roma – Importanti novità per i contribuenti italiani. Dal bonus vacanze, fino allo sconto fiscale per le ristrutturazioni, scattano da oggi, 1 luglio, alcune delle misure messe in campo dal governo per aiutare l’economia a rialzarsi dopo l’emergenza coronavirus.

E scatta oggi anche il taglio del cuneo fiscale – che porterà dei vantaggi per circa 16 milioni di contribuenti che si trovano nella fascia di reddito tra gli 8.174 e i 40.000 euro – e l’abbassamento della soglia massima per i pagamenti in contanti.

Maxi sconto per ristrutturazioni

Anche il Superbonus al 110% fra le novità di luglio. Previsto infatti anche lo sconto fiscale per le ristrutturazioni, che sarà spalmato in 5 anni ed è valido per la riqualificazione energetica degli edifici e per la messa in sicurezza antisismica.

Si tratta di un maxi credito di imposta per risollevare l’economia guardando al green e alla sicurezza introdotto nel decreto Rilancio. Il bonus permette quindi gli interventi con un miglioramento della classe energetica e di riduzione del rischio sismico praticamente gratis grazie al meccanismo dello sconto in fattura e della cessione del credito. Per i dettagli dell’agevolazione servirà però attendere l’approvazione del dl Rilancio in Parlamento, prevista entro il 18 luglio.

Bonus vacanze, domande al via

Parte il ‘bonus vacanze’, una delle iniziative previste dal dl Rilancio. Da oggi e fino al 31 dicembre 2020 sarò infatti possibile richiedere il contributo fino 500 euro da utilizzare per soggiorni in alberghi, campeggi, villaggi turistici, agriturismi e bed & breakfast in Italia. Potranno ottenerlo i nuclei familiari con ISEE fino a 40.000 euro mentre l’importo del bonus è modulato secondo la numerosità del nucleo familiare: 500 euro per nucleo composto da tre o più persone, 300 euro da due persone, 150 euro da una persona.

Il bonus potrà essere richiesto e sarà erogato esclusivamente in forma digitale. Per ottenerlo è necessario che un componente del nucleo familiare sia in possesso di un’identità digitale SPID (Sistema Pubblico di Identità Digitale) o CIE 3.0 (Carta d’Identita Elettonica). Al momento della richiesta del bonus, infatti, si dovranno inserire le credenziali SPID e successivamente fornire l’Isee. Non si dovrà stampare nulla, ma si potrà averlo sempre a disposizione sullo smartphone: basterà mostrarlo all’albergatore quando si dovrà pagare il soggiorno direttamente presso la struttura scelta per le vacanze.

Si ricorda che il bonus può essere utilizzato da un solo componente del nucleo familiare, anche diverso dalla persona che lo ha richiesto; può essere speso in un’unica soluzione, presso un’unica struttura turistica ricettiva in Italia; è fruibile nella misura dell’80%, sotto forma di sconto immediato, per il pagamento dei servizi prestati dall’albergatore, mentre il restante 20% potrà essere scaricato come detrazione di imposta, in sede di dichiarazione dei redditi, da parte del componente del nucleo familiare a cui viene intestato il documento di spesa del soggiorno (fattura, documento commerciale, scontrino/ricevuta fiscale). Lo sconto applicato come ‘bonus vacanze’ sarà rimborsato all’albergatore sotto forma di credito d’imposta utilizzabile, senza limiti di importo in compensazione, o cedibile anche a istituti di credito.

Contanti, scatta il nuovo limite

Scatta da oggi il nuovo tetto ai pagamenti in contanti. Come stabilito dal decreto fiscale collegato alla legge di bilancio, il limite all’uso delle banconote passa infatti da 3.000 a 2.000 euro grazie alla misura nata per contrastare l’evasione favorendo i pagamenti elettronici. Da oggi dunque – salvo alcuni casi particolari – sarà obbligatorio utilizzare sistemi tracciabili (carte, bonifici ecc.) per spese superiori a 1.999 euro, che siano tra privati o tra privati ed esercenti. Sanzioni in arrivo per chi non rispetta le norme: si rischia infatti una ammenda da 3.000, arrivando fino a 50.000 euro per una singola operazione, secondo la gravità dell’infrazione. (fonte Adnkronos)