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Imprenditori agricoli del sud pontino allo stremo, Simeone sollecita la Regione

3 luglio 2020 | 16:30
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Imprenditori agricoli del sud pontino allo stremo, Simeone sollecita la Regione

Simeone: “Si convochi una Commissione urgente della commissione competente. La burocrazia sta soffocando il settore agricolo e i Comune del sud pontino”

Minturno – “Gli imprenditori agricoli delle zone di Minturno, Castelforte e Santi Cosma e Damiano non possono continuare a vivere nell’incertezza ed essere vittime di una burocrazia soffocante“. È quanto affermato da Giuseppe Simeone, capogruppo di Fi in Regione.

“I Comuni sopracitati – prosegue Simeone – non sono più accettati dal Consorzio Aurunco di bonifica di Sessa Aurunca (al quale appartenevano precedentemente) e non è stato ancora espletato il passaggio burocratico sul piano operativo degli stessi enti dal Consorzio campano a quello dell’Agro e del sud pontino.

Ho sollecitato il presidente Valerio Novelli a riconvocare una seduta della Commissione Ambiente e Agricoltura della Regione Lazio per trattare la questione in modo approfondito e soprattutto per dare certezze agli imprenditori agricoli di questi Comuni del sud pontino.

Da troppo tempo – continua Simeone – gli agricoltori e i cittadini di queste zone sono privati di un servizio essenziale. Purtroppo, al momento, devo riscontrare che soluzioni adeguate al problema non sono state trovate. Il grave disservizio della mancata irrigazione procura danni ingenti per questi Comuni, nell’ambito dei quali l’attività agricola costituisce un settore fondamentale per l’economia locale e familiare, anche in ragione del numero importante di aziende operanti e di lavoratori impiegati. Per tutti loro l’irrigazione idrica dei terreni diventa un servizio fondamentale in termini di sopravvivenza.

Una situazione insostenibile al punto che tra i coltivatori sarebbero emersi forti malumori tali da far balenare l’ipotesi di manifestare con mezzi agricoli presso la sede della Regione. Personalmente, ritengo opportuno far prevalere la via del dialogo e del confronto.

È necessario – conclude la nota – affrontare il problema nelle sedi istituzionali competenti per dare risposte concrete alle richieste reali, urgenti e indifferibili di una vasta platea di agricoltori del sud pontino, ormai esasperati da uno stallo ingiustificato”.

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