Rimozione delle barriere architettoniche a Sperlonga, il Comune impugna la sentenza di condanna e la minoranza polemizza

4 luglio 2020 | 17:00
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Rimozione delle barriere architettoniche a Sperlonga, il Comune impugna la sentenza di condanna e la minoranza polemizza

Sperlonga cambia: “Il Comune riconosce l’esistenza delle barriere, ma vuole ricorrere in appello, in merito al risarcimento del danno, ritenuto lesivo degli interessi dell’Ente”

Sperlonga – È di nuovo polemica sulla rimozione delle barriere architettoniche a Sperlonga. Nei giorni scorsi, infatti, la Giunta Comunale ha conferito un altro incarico legale per impugnare la sentenza con la quale il Tribunale di Latina ha condannato il Comune di Sperlonga alla rimozione delle stesse e al risarcimento del danno in favore dei ricorrenti, per un ammontare di circa 28mila euro (leggi qui).

Una scelta che, dai banchi dell’opposizione, ha fatto scoppiare la polemica. “Invece di impegnare risorse per abbattere finalmente le barriere architettoniche presenti sul territorio comunale – affermano infatti gli esponenti di Sperlonga cambia -, per rendere il nostro paese fruibile e accessibile a tutti e per venire incontro alle persone con disabilità, la Giunta Cusani preferisce spendere altri soldi per incarichi e spese legali, instaurando contenziosi destinati a dare il colpo di grazia alle casse pubbliche”.

Nella delibera di Giunta, il Comune riconosce l’esistenza delle barriere architettoniche, affermando che gli uffici competenti stanno ottemperando ai lavori prescritti dal Giudice di primo grado, ma dichiara di voler ricorrere in appello, limitatamente al risarcimento del danno, ritenuto “lesivo degli interessi dell’Ente”.

“In pratica – proseguono dall’opposizione- , l’amministrazione Cusani riconosce che ci sono barriere architettoniche che vanno rimosse, che queste hanno causato un grave danno ai privati nel loro diritto di accedere al mare e nella loro libertà di movimento, ma non intende pagare, perché il risarcimento sarebbe lesivo per gli interessi dell’Ente. Oltre al danno, la beffa.

Non esiste limite al peggio e l’Amministrazione Cusani ne è la prova. La condanna pronunciata dal Tribunale di Latina ha rappresentato per la nostra comunità una doppia sconfitta, non solo perché ha svelato come  il nostro paese sia ancora ben lontano dall’essere realmente fruibile e accessibile a tutti, ma anche perché ha dimostrato che, troppo spesso, i cittadini sono costretti a ricorrere a un giudice per vedere riconosciuti i loro diritti”.

Poi da Sperlonga cambia arriva la “condanna” verso l’atteggiamento del Sindaco, che definiscono inqualificabile e inaccettabile. “Davanti a una pronuncia così netta su un tema delicato e importante, che riguarda l’intera collettività, c’era una sola cosa da fare: lavorare per garantire a tutti la possibilità di muoversi liberamente e autonomamente nel nostro paese e chiedere scusa ai cittadini.

La Giunta Cusani, tuttavia, riconosce le gravi mancanze e inadempienze che sono costate una condanna a carico del Comune di Sperlonga, ma invece di scusarsi per i danni e i disagi causati dall’amministrazione, decide di ricorrere in appello per non pagare il risarcimento stabilito in favore dei cittadini.

Il nostro gruppo consiliare – conclude la nota – intende prendere le distanze da questa assurda decisione, che graverà ulteriormente sulle casse pubbliche e che non rende onore al nostro paese e alla nostra comunità. I cittadini di Sperlonga sono stanchi di pagare il prezzo delle scelte di un’amministrazione che preferisce investire tempo e risorse in battaglie legali, inutili e dannose, piuttosto che dedicarsi a migliorare i servizi e la loro qualità di vita”.

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