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Asl Roma 4, ecco dove sono gli ambulatori infermieristici del territorio

La Asl Roma 4 conta ben 11 ambulatori infermieristici nei quattro distretti aziendali, fra cui Santa Marinella, Civitavecchia e Ladispoli

“La Asl Roma 4 – si legge in un comunicato diffuso dalla stessa -, ancora prima dell’emergenza Covid-19, aveva attivato tutta una serie di servizi territoriali che garantivano forme di assistenza diverse dal ricovero ospedaliero ordinario, dove gli infermieri hanno avuto modo di valorizzare la loro area autonoma acquisita a seguito di formazione e competenze specifiche. Questa rete ha anche permesso di contenere la diffusione dell’infezione tramite una serie di attività di monitoraggio ed educazione della popolazione”.

“La Asl Roma 4, infatti, conta ben 11 ambulatori infermieristici distribuiti nei quattro distretti aziendali, per garantire un servizio sempre più vicino alla popolazione. Gli ambulatori infermieristici aziendali, dotati di personale specializzato, sono attivi a Tolfa, Allumiere, Santa Marinella, Civitavecchia, Ladispoli, Bracciano, Anguillara, Trevignano, Rignano Flaminio, Campagnano e Capena”.

L’evoluzione del contesto sanitario – spiegano – rende le cure territoriali il luogo privilegiato per l’assistenza globale della persona, del caregiver e della famiglia e la garanzia della continuità assistenziale tramite le reti territoriali. Questa pandemia ha messo in luce la necessità di riorganizzare e sostenere con maggiori risorse il ruolo del territorio che avrebbe potuto arginare, soprattutto nella fase iniziale, la portata dell’emergenza evitando che questa si riversasse sulle strutture ospedaliere, impreparate ad affrontare una mole elevata di ricoveri di persone in una fase acuta dell’infezione”.

“Uno degli elementi della catena di assistenza territoriale è stato ed è l’ambulatorio infermieristico, dove è possibile effettuare: educazione alla salute, educazione per la prevenzione della diffusione delle infezioni, bendaggi, medicazioni, terapia infusionale, educazione sanitaria al paziente diabetico, al paziente con Bpco, al paziente con scompenso cardiaco, con ipertensione, con stomia, suggerimenti per la cura del piede diabetico… Qui si esegue la presa in carico globale della persona assistita e dell’eventuale caregiver, richiedendo una rivalutazione medica qualora lo si ritenga necessario; inoltre, i pazienti vengono educati alla gestione domiciliare delle medicazioni o all’utilizzo di presidi affinché si raggiunga il massimo grado di autonomia”.

L’invio di un paziente all’ambulatorio infermieristico – spiegano ancora dalla Asl – avviene su prescrizione dello specialista o del medico di medicina generale. Dopo aver ottenuto la ricetta, si prenota al Cup l’appuntamento/i e, previa regolarizzazione della ricetta stessa (pagamento ticket in caso non si abbia l’esenzione), ci si reca nell’ambulatorio infermieristico”.

(Il Faro online)