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Vendita del piazzale della vecchia stazione, il Partito comunista: “Uno sfregio a Gaeta e ai suoi cittadini”

7 luglio 2020 | 17:30
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Vendita del piazzale della vecchia stazione, il Partito comunista: “Uno sfregio a Gaeta e ai suoi cittadini”

Il Pc: “È assurdo il fatto che il Consorzio industriale del sud pontino agisca come un soggetto privato, senza indire alcuna procedura di evidenza pubblica”

Gaeta – Non è scevro di polemiche il caso della compravendita del piazzale della vecchia stazione di Gaeta, messo in evidenza dal consigliere di minoranza Franco De Angelis (leggi qui). Stavolta, a intervenire, è stato il partito comunista locale, che ha definito quest’affare un vero e proprio sfregio ai gaetani.

“Nelle ultime ore, si vanno delineando rapidamente le tante sfaccettature del fatto gravissimo e sbalorditivo reso pubblico dal consigliere De Angelis. Parliamo dell’atto di vendita risalente a gennaio degli edifici dell’ex stazione di Gaeta e del terreno prospicente di quasi 3 mila metri quadrati da parte del Consorzio industriale in favore di una società immobiliare nata da poco, con soli 30 mila euro di capitale.

Il tutto, peraltro, ad un prezzo di 400 mila euro, a dir poco ridicolo per un’area – sottolineano dal Partito comunista – di tale posizione strategica e centrale, che sarebbe sorprendentemente ancora accatastata in parte come terreno agricolo”.

Il Pc: “La vicenda ha dell’assurdo”

“La vicenda ha dell’assurdo. È assurdo il fatto che un ente, quale il Consorzio del sud pontino, agisca come un soggetto privato, senza indire alcuna procedura di evidenza pubblica. Lo è ancor di più che il Comune di Gaeta, rappresentato dal suo Sindaco presso l’Assemblea Generale di tale ente e, per di più finanziatore di vari interventi riguardanti lo stesso sito, non solo non abbia beneficiato di alcuna prelazione ma addirittura fosse all’oscuro di tutto (come affermato dal sindaco Mitrano), fatto che ci pare a dir poco difficile da credere.

Oltre alla profonda indignazione- sottolineano dal Pc –  la vicenda suscita timori ben maggiori dei pur legittimi e già espressi dubbi sulla sorte dei parcheggi della piazza, attualmente gratuiti. Ricordiamo a tutti, infatti, che la destinazione d’uso di un’area può essere modificata e sorge lecito il sospetto che, per la stessa, siano già pronti altri “piani”, fatto di cui forse dovrebbe interessarsi anche la magistratura alla luce degli elementi emersi.

Non si può ignorare la prossimità dell’area con quella dell’Ex vetreria, ove, come ben noto, si preparano altri importanti progetti, che è impossibile non collegare con la vicenda in questione. Non è facile prevedere esattamente anche i sicuri risvolti negativi in merito alla tanto attesa riapertura della linea ferroviaria, che dovrà garantire più di un obolo ai nuovi proprietari.

Tutto assume, insomma – concludono dal Pc – i connotati di un ricco banchetto esclusivo e preparato da tempo a spese della cittadinanza tra pochi fortunati informati dei fatti”.

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