MS5 contro Pd: “A Roma ha tentato di boicottare la tutela delle dune di Castelporziano”

10 luglio 2020 | 07:35
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MS5 contro Pd: “A Roma ha tentato di boicottare la tutela delle dune di Castelporziano”

Accuse del capogruppo M5S del X Municipio, Antonio Di Giovanni: “Il Pd in Campidoglio ha votato contro il progetto di salvaguardia delle dune della spiaggia libera”

Roma – Un progetto di tutela del delicato sistema dunale della spiaggia libera di Castelporziano che ha rischiato di saltare per la presa di posizione del Pd. Poco più di 150 mila euro che potevano restare nelle casse del Campidoglio o essere dirottati verso altri municipi.

E’ ferma l’accusa da parte del capogruppo del M5S, Antonio Di Giovanni, contro il Pd romano. In Campidoglio si votava l’assestamento di bilancio nel piano triennale 2020/22 e tra gli emendamenti all’ordine del giorno ce n’erano quattro che riguardavano il tema delle “Manutenzioni a verde e arenili di Castelporziano”. Il Partito democratico del Campidoglio in segno di protesta ha votato in modo contrario sugli emendamenti presentati dalla maggioranza M5S.

La maggioranza schiacciante del M5S non ha compromesso l’iter della proposta che, comunque, è stata approvata per un totale di oltre 150mila euro destinati all’operazione, ma la frattura a livello politico ha segnato una linea di confine nei rapporti con il Pd, alleato al Governo nazionale.

Il Pd in Campidoglio – sottolinea Antonio Di Giovanni, Capogruppo M5S al X Municipio – vota contro un emendamento volto a tutelare le dune di Castelporziano del X Municipio, senza alcun senso di responsabilità verso il nostro territorio e verso l’ambiente, utilizzando logiche partitocratiche che hanno tutto il sapore di una ripicca.

L’emendamento è passato grazie ai voti della maggioranza ma questo rappresenta il fallimento del Partito Democratico che evidenzia un forte miopia politica e soprattutto l’indifferenza totale verso la realtà territoriale e paesaggistica del litorale romano.

Siamo abituati ormai ad un PD che si affida esclusivamente all’individualismo dei singoli piuttosto che ad una visione collegiale. Con molta probabilità per taluni è molto più importante la provocazione che l’esercizio della politica, come il capogruppo in assemblea capitolina Giulio Pelonzi che si comporta in modo irresponsabile nei confronti di un territorio, dove tra l’altro abita, solo ed esclusivamente per cercare di mettere in difficoltà l’Amministrazione, a prescindere, senza pensare al bene comune. Saranno i cittadini a capire chi ha lavorato per portare riposte concrete”.