Seguici su

Cerca nel sito

Terracina, Legambiente partecipa alla rete comunale di prevenzione degli incendi boschivi

Legambiente Terracina ha già inviato 2 esposti alle autorità competenti per segnalare un potenziale rischio di incendio nella zona di Santo Stefano e di Monte Sant'Angelo

Terracina – Legambiente Terracina ha sottoscritto, per il terzo anno consecutivo, il protocollo d’intesa per le attività anticendio boschivo. La rete di prevenzione degli incendi, creata nel 2018 proprio a seguito del grave disastro incendiario dell’estate del 2017, sul quale Legambiente inviò un corposo esposto in Procura, è coordinata dalla Protezione Civile comunale con le associazioni di volontariato, ambientaliste e sportive.

Legambiente Terracina ha cominciato ad occuparsi del problema degli incendi boschivi fin dal 2017, a seguito della gravissima situazione degli incendi dell’estate 2017 riportata nella nota congiunta sulla vicenda di #terracinainfiamme e dopo aver presentato il 1 ottobre 2017 insieme a Legambiente Lazio, a valle di una complessa raccolta di segnalazioni e testimonianze, un articolato e dettagliato esposto con allegati fotografici e rilevamenti satellitari alla Procura della Repubblica di Latina che ha contribuito a identificare le cause e quantificare i danni provocati dagli incendi avvenuti in preziosissime aree tutelate dalla Unione Europea a Terracina come SIC IT6040007 “Monte Leano” promosso a ZSC – Zona Speciale di Conservazione, SIC IT6040009 “Monte Sant’Angelo” promosso a ZSC, all’area collinare di Santo Stefano e Camposoriano – Sito di Interesse Comunitario IT6040006 “Monti Ausoni meridionali” promosso a ZSC, e con particolare riferimento alle zone ZPS.

Ora, dopo aver già partecipato attivamente alla stagione AIB 2018, 2019, Legambiente Terracina ha firmato il protocollo e iniziato i propri servizi in concomitanza con la Ordinanza del Comune di Terracina N.71/AG del 15/06/2020 “Applicazione delle misure di prevenzione rischio incendi boschivi in vista del periodo di massima pericolosità per gli incendi boschivi” e ha provveduto ad inviare nei giorni scorsi, a seguito delle attività di vigilanza e avvistamento, ben due esposti – ampiamente documentati con rilievi fotografici- al Comando Provinciale dei Carabinieri Forestali, all’Ente Parco Ausoni e Lago di Fondi, Comune di Terracina e Monte San Biagio, al fine di segnalare un potenziale rischio di incendio relativo ad una ampia zona di circa 10 ettari interessata da un taglio del bosco e dalla presenza di ingenti quantitativi di ramaglie secche non asportate in località Santo Stefano a Terracina e un potenziale rischio di incendio nell’area di Monte S.Angelo, considerando le fasce di interfaccia con la strada panoramica, le intersezioni con il Sentiero del Tempio e il Parco della Fossata, l’abbandono illegale di rifiuti, la mancata manutenzione e la presenza di ramaglie secche anche in prossimità del Santuario del Dio Silvano.

Nell’area di Monte Sant’Angelo, in particolare, Legambiente ha rilevato un forte rischio associato alla presenza di apparati e fili elettrici scoperti e la conseguente necessità di ripristinare il sistema elettrico. Allo stesso tempo, l’associazione ha constatato la presenza di erbacce e infestanti che andrebbero ripulite (anche per una questione di decoro oltre che di sicurezza), e la necessità di introdurre percorsi di sicurezza ed evacuazione anti incendio e punti di accesso all’acqua per eventuali spegnimenti di piccoli fuochi, che potranno essere anche del tutto accidentali, visto che si è riaperto il sito alla fruizione pubblica.

Legambiente: “Il Comune di Terracina presenta un indice di pericolosità molto alta”

“Il Comune di Terracina – spiegano da Legambiente – presenta un indice di “pericolosità incendi molto alta” come riportato sul Piano regionale di previsione, prevenzione e lotta attiva contro gli incendi boschivi 2020-2022, (pagg. 255-256) e per questo è assolutamente necessario (vista anche la estensione e la preziosità dal punto di vista naturalistico delle aree ricadenti nel territorio comunale) ridefinire e potenziare il servizio di previsione, prevenzione e controllo delle aree a rischio.

Come anche manutenere in modo costante le zone di interfaccia e delle fasce tagliafuoco, e adottare con urgenza tutti i provvedimenti stabiliti dai programmi e dai piani regionali, compresi quelli relativi alla preparazione, alla formazione, alle dotazioni del nucleo di Protezione Civile comunale, e alla gestione dell’emergenza con la predisposizione di idonee procedure e relativi livelli di responsabilità, esercitazioni periodiche, designazione di aree di raccolta dei cittadini per assicurare i primi soccorsi in caso di eventi che possono mettere a rischio la sicurezza delle persone”.

E ancora: “In base alla Legge Regionale n. 39 del 28/10/2002, del suo Regolamento di Attuazione (approvato il 18/04/2005) e con riferimento alla Deliberazione della Giunta Regionale del Lazio n.126 del 14/02/2005 e in base al programma di sviluppo rurale della Regione Lazio 2014- 2020, il Comune di Terracina avrebbe dovuto già da lungo tempo essersi munito di un Piano, approvato, in Consiglio Comunale solo ad aprile del 2019 e che sarà valido per il decennio 2020-2029, adottato con Deliberazione di C.C. n.21 del 16/04/2019, con la quale sono state definite le linee di indirizzo per lo Sviluppo Sostenibile del patrimonio silvo-pastorale e lo schema generale della Pianificazione Sostenibile delle Risorse Forestali, delle procedure di approvazione, di cofinanziamento e di attuazione.

Un piano – sottolineano gli ambientalisti – che rappresenta uno strumento indispensabile di programmazione e gestione operativa ed esecutiva delle proprietà silvopastorali comunali, con gli obiettivi della valorizzazione naturalistica, la ripresa delle attività selvicolturali, la razionalizzazione del pascolamento del bestiame, e soprattutto la mitigazione del fenomeno degli incendi, attraverso la sensibilizzazione e la prevenzione”.

Siamo ben felici di partecipare con le nostre squadre di volontari, che ringrazio a nome della Associazione, per il terzo anno consecutivo e sottoscrivere il Protocollo di Intesa comunale AIB 2020.

Ma è importante che la squadra dei volontari AIB 2020 segua idoneo percorso formativo, in modo da condividere una cornice di riferimento relativamente ai riferimenti normativi A.I.B, in merito alla determinazione e classificazione tipologica degli incendi boschivi, alle fasi evolutive degli incendi boschivi, alle principali e più sicure tecniche di spegnimento e di salvaguardia della propria incolumità nel caso di emergenza incendio.

Inoltre – sottolinea la Presidente di Legambiente Terracina-, vorremmo fare un salto di qualità anche nella organizzazione dei servizi di sorveglianza e controllo, ad esempio sulla base di modelli previsionali e di dati meteorologici forniti in tempo reale che permettano di concentrare le energie nelle giornate maggiormente rischiose per la propagazione degli incendi (temperatura elevata, vento sostenuto), con la creazione di punti di osservazione per l’avvistamento precoce degli incendi, coerenti con la struttura geomorfologica del territorio e con il movimento delle masse d’aria; con l’adozione della procedura univoca di segnalazione per le emergenze già in parte concordata con il Gruppo Comunale di Protezione Civile.

E infine: “Crediamo- conclude la Presidente – che siano necessario ricevere un addestramento all’eventuale spegnimento di piccoli focolai di incendio, mediante l’utilizzo di acqua che dovrà essere disponibile in punti strategici e ben identificati predisposti dall’Amministrazione”.

In foto: la situazione a Monte Sant’Angelo

Il Faro online – Clicca qui per leggere tutte le notizie di Terracina