Antonio Di Giovanni (M5S): “Non prendiamo lezioni da chi ha definito Roma ladrona”

14 luglio 2020 | 08:09
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Antonio Di Giovanni (M5S): “Non prendiamo lezioni da chi ha definito Roma ladrona”

Attacco frontale del capogruppo M5S al X Municipio contro Davide Bordoni (Lega) che si è detto indignato dal sonetto sulla sindaca Raggi pubblicato sul blog di Beppe Grillo

Roma – E’ scontro frontale tra il capogruppo M5S del X Municipio Antonio Di Giovanni ed il consigliere comunale della Lega Davide Bordoni. Quest’ultimo si è dichiarato indignato dalla definizione dei romani più incivili come “gente de fogna” in un sonetto pubblicato sul blog di Beppe Grillo, scatenando la reazione di Di Giovanni.

Va ricordato che Davide Bordoni, già presidente del municipio ostiense e assessore capitolino al Commercio nella Giunta Alemanno, a dicembre scorso ha lasciato Forza Italia, partito al quale apparteneva fin dal 1994, per passare alla Lega.

Ecco la nota di risposta di Di Giovanni. “Davide Bordoni, esponente di un partito, la Lega, che per anni ha definito Roma ladrona, sciatta, sporca e cattiva, oggi si indigna per un sonetto che definisce ‘Gente di fogna’ coloro che questa città non la amano, coloro che questa città la sporcano, la deridono e la stuprano quotidianamente con i loro atti criminali.

Consiglio a Bordoni di non avere una morale strabica, ma di essere obiettivo e soprattutto di ricordarsi le macerie in cui ha lasciato il X Municipio di cui in passato è stato presidente.

Oggi per certi personaggi in cerca di consensi perduti, la vergogna è un optional, come la stessa memoria che ormai ha perso contezza dell’incuria, del degrado e dei debiti di cui questa Amministrazione ha dovuto farsi carico per dare finalmente la dignità alla Capitale d’Italia.

Virginia Raggi sta dimostrando a personaggi come questi, come si porta avanti una amministrazione, come si abbattono le ville dei Casamonica, come si spostano le bancarelle, come si regolamenta il commercio ambulante, come si porta in positivo un bilancio e soprattutto di come si asfaltano più di 700 mila km di strade.

Al posto dei sonetti, per Bordoni sembrano più indicate le parole di una celebre canzone che recita ‘Come si cambia per non morire’, che  riferito all’ex presidente del parlamentino lidense, si tramuta in ‘come si cambia per non sparire’, dalla scena politica”.