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Orte-Civitavecchia: la proposta del M5S di Tarquinia per ‘risparmiare suolo’

"La soluzione che M5S propone alla cittadinanza e a tutte le forze politiche è di recuperare per metà il tracciato viola".

Tarquinia – “Il Consiglio Comunale di Tarquinia ha votato unanime un documento per dire ancora una volta no al tracciato verde (Valle del Mignone) per completare la Orte-Civitavecchia (SS-675)”.

Così in una nota il M5S di Tarquinia, che prosegue: “Sul quel tracciato tra pochi giorni si pronuncerà la Corte di Giustizia Europea ed è probabile, oltre che auspicabile, la bocciatura per contrasto con direttive europee di tutela ambientale.

Il documento votato dal Consiglio ha avuto impulso da una mozione destinata a rilanciare il tracciato detto “viola”, che passa circa 500 metri a Sud dell’attuale Aurelia bis ed è lungo 15 km, 6 dei quali in galleria.

Il tratto sotterraneo principale, formato da due gallerie in sequenza per complessivi 4 km, inizia dalla Macchia di Santa Maria e si conclude dopo le cave del Pisciarello. Dei tracciati alternativi, il viola è quello che consuma meno suolo, sia per lunghezza (15 km contro i 19 del verde) che per estensione dei tunnel ma era stato escluso da Anas a vantaggio del tracciato verde perchè troppo costoso per i lunghi tratti in galleria.

Con l’intento di recuperare gli aspetti del tracciato viola rilevanti per Tarquinia, il consigliere Andreani ha chiesto e ottenuto dal Consiglio di porre come argomento centrale la limitazione del consumo di suolo naturale o agricolo. Gli altri aspetti cardine per il progetto sono:

  • tutto il territorio di Tarquinia è pregevole e meritevole di tutela come la Valle del Mignone;
  • incanalare i Tir in sede propria, a velocità costante e senza interferenze prima di Monte Romano;

Per ottenere tutto ciò, a partire dal massimo risparmio di consumo di suolo, la soluzione che M5S Tarquinia propone alla cittadinanza e a tutte le forze politiche è di recuperare per metà il tracciato viola così da ottenere:

  • la realizzazione un’infrastruttura ad una sola carreggiata, con una corsia per senso di marcia più corsie di emergenza, per incanalare il traffico pesante a velocità costante e senza interferenze da Monte Romano Est (dove arriva attualmente la 4 corsie) al raccordo con la A12;
  • il dirottamento del traffico pesante in sede propria, per mantenere SS Aurelia bis senza devastarla, con tutto il suo pregio paesaggistico e le particolarità che la contraddistinguono, come i muri a secco nel tratto boschivo, quale elemento importante per la fruizione del territorio (attività agricole, frequentazione dei boschi, andare a funghi, andare a caccia …) e per il turismo;
  • il completamento della 675 ad una carreggiata, rende disponibile l’infrastruttura in modo esclusivo per il traffico autoveicolare nei giorni in cui è fermo il traffico pesante (giorni festivi e ferie), proprio quando il traffico veicolare è la riduzione al 50% delle dimensioni dell’infrastruttura che, pur non corrispondendo ad un’analoga riduzione dei costi di costruzione, consente di realizzare l’opera con un notevole risparmio, rispetto ai costi preventivati per il tracciato viola originario e rende possibile chiedere a Mit e ad Anas di aumentare i tratti in tunnel”.