Seguici su

Cerca nel sito

Aggressione con bottiglie rotte a Fregene, 17enne denunciato per tentato omicidio

La vittima della violenza si era lamentato col giovane per gli schiamazzi in strada

Più informazioni su

Fiumicino – I Carabinieri della Stazione di Fregene hanno dato un volto al giovane che, alle prime luci di domenica mattina, al culmine di una lite, scaturita per futili motivi, ha impugnato una bottiglia di vetro e ha colpito al volto un uomo che era sceso in strada per lamentarsi degli schiamazzi provenienti dalla piazzetta di Fregene, tentando di colpirlo nuovamente anche una volta che la bottiglia gli si era rotta e continuava ad impugnarla.

Si tratta di un 17enne, domiciliato a Fiumicino e già noto alle forze dell’ordine, denunciato a piede libero che è ora accusato di tentato omicidio con una informativa inviata alla Procura della Repubblica presso il Tribunale per i Minorenni.

La vittima della violenta aggressione, un operaio di 45 anni che, colpito al volto, si è accasciato al suolo ed è stato poi soccorso da alcune persone che avevano assistito all’accaduto. I Carabinieri della Stazione di Fregene, allertati dalla Centrale Operativa che aveva ricevuto la richiesta di intervento tramite 112, sono giunti immediatamente in viale Nettuno dove hanno avviato le ricerche del fuggitivo. La vittima è stata soccorsa presso l’ospedale “Aurelia Hospital” di Roma e se la caverà in 15 giorni per una ferita lacero contusa.

L’attività investigativa dei Carabinieri ha consentito, mediate l’escussione dei testimoni e l’analisi dei sistemi di videosorveglianza presenti sul territorio, di rintracciare l’aggressore.

Da una prima ricostruzione di quanto accaduto, pare che la lite sia scoppiata per alcuni schiamazzi in strada da parte del 17enne che richiamato da alcuni abitanti del posto, tra cui la vittima, ha dato in escandescenze, prima spintonando e inveendo contro i presenti per poi colpire il 45enne con una bottiglia di vetro.

Per dovere di cronaca, e a tutela di chi è indagato, ricordiamo che un’accusa non equivale a una condanna, che le prove di formano in Tribunale e che l’ordinamento giudiziario italiano prevede comunque tre gradi di giudizio.

Più informazioni su