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Cronaca Locale
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Stazione al Porto di Civitavecchia, dalla Maggioranza un “unanime coro di no”

19 luglio 2020 | 06:00
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Stazione al Porto di Civitavecchia, dalla Maggioranza un “unanime coro di no”

I consiglieri: “Ci danno la prova di come manchi la volontà di integrare il porto con la Città”

Civitavecchia –  La maggioranza comunale di Civitavecchia risponde all’Adsp sulla questione stazione ferroviaria nel porto. E’ quando si legge in una nota a firma di Forza Italia, Fratelli d’Italia, La Svolta-Lista Grasso, Lega, Lista Tedesco, consiglieri del Gruppo misto.

Le ultime dichiarazioni di Francesco Maria di Majo ci danno purtroppo la prova di quanto manchi la volontà di integrare il porto con la Città, che invece era stata a parole inserita nei tavoli tecnici congiunti. Era proprio questa una delle sedi presso le quali l’Adsp poteva chiarire ed illustrare i contenuti del progetto, mentre invece non ha fatto alcun accenno rispetto a quanto intende fare in merito alla stazione ferroviaria portuale”.

“È del tutto superfluo aggiungere che, per quanto di Majo o chi per lui possano affermare il contrario, una ‘stazione passeggeri in ambito portuale’ (così definita dal comunicato stampa congiunto di presentazione dell’accordo con Rete Ferroviaria Italiana) – continuano le dichiarazioni della maggioranza comunale – è il proverbiale elefante nella cristalleria, laddove un confronto era stato aperto dall’Amministrazione per il coinvolgimento del trasporto pubblico locale, nel navettamento dei passeggeri e croceristi tra porto e stazione centrale”.

L’Autorità di sistema portuale ha concluso un accordo con Rete Ferroviaria, cioè con un vettore interessato esclusivamente a portare lontano dalla città quanti sbarcano a Civitavecchia – prosegue la nota -. A sua volta l’ente ferroviario farebbe bene, invece, a dirottare i propri investimenti nell’ammodernamento della stazione centrale, che cade letteralmente a pezzi, mentre turisti e pendolari devono aspettare esposti al sole e alla pioggia i treni, che poi si dirigono stracarichi verso Roma”.

“In tutto ciò lo sviluppo del settore merci resta invece, a ben leggere le ‘repliche’ di Molo Vespucci, un qualcosa di misterioso e tuttora avvolto nella nebbia. La verità è che qualcuno, ai vertici dell’autorità di sistema portuale, pensa di poter agire in splendido isolamento ma ha trovato un’ opposizione. E l’unanime coro di ‘no’ al progetto, giunto non solo dalle forze politiche di ogni colore ma anche dalle associazioni di categoria, sarà difficile da addomesticare” conclude il comunicato.
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