SERIE A |
Calcio
/
Sport
/

Roma vs Inter, le pagelle de il Faro online: Pellegrini impreciso, Mkhitaryan velenoso

20 luglio 2020 | 08:00
Share0
Roma vs Inter, le pagelle de il Faro online: Pellegrini impreciso, Mkhitaryan velenoso
Roma vs Inter, le pagelle de il Faro online: Pellegrini impreciso, Mkhitaryan velenoso
Roma vs Inter, le pagelle de il Faro online: Pellegrini impreciso, Mkhitaryan velenoso

Buon lavoro di Mister Fonseca sciupato da una azzardata doppia sostituzione. Il nuovo modulo sta comunque portando frutti

di Romina Pennisi

Roma – Con la partita in pugno, ennesima occasione di vittoria sprecata dalla Roma (leggi qui). Continua la striscia di zero vittorie con le squadre che precedono la Roma in classifica. Dopo sette partite solo quattro pareggi e tre sconfitte. Peccato per l’errore finale di Spinazzola che anziché scegliere il male minore – calcio d’angolo – sceglie il male peggiore – fallo da rigore, seppur discutibile. Al di la del risultato, rimane una buona prestazione di tutta la squadra ma l’assenza di Zaniolo resta un piccolo mistero. Rimane un unico dubbio: a fine partita, che cosa si saranno detti Dzeko e Lukaku? Il parlare con la bocca coperta da parte di Dzeko e la mimica facciale di sorpresa di Lukaku insinua un tarlo, specie nel tifoso romanista. Il tempo e/o il prossimo mercato ci aiuterà a capire.

I voti

Pau Lopez, 6 – Per un quarto d’ora dalle sue parti non vola neanche una mosca, poi al primo tiro subisce gol: su calcio d’angolo, De Vrij salta indisturbato tra Kolarov e Spinazzola e schiaccia di testa a terra, così la palla prende velocità e si insacca in rete. Al 26’ corre un nuovo pericolo ma il tiro di Brozovic è lento. Al contrario del suo dirimpettaio Handanovic, che in carriera di rigori ne ha parati tanti, sui tiri dal dischetto non riesce proprio a essere decisivo, così Lukaku riporta l’Inter in parità segnando all’88’. Ininfluente.

Gianluca Mancini, 6,5 – Cerca di imitare il suo compagno di reparto brasiliano, ringhiando sui garretti di Martinez in apertura di partita. Due minuti dopo riesce ad anticipare un avversario a centrocampo, si proietta in attacco e arriva sul fondo a crossare, ma la difesa interista libera l’area. Al 9’ spreca l’occasione per portare i giallorossi in vantaggio: su corner, nonostante Handanovic vada a vuoto, non riesce a inquadrare la porta perché la palla gli schizza sulla fronte. Al 77’ fa valere il fisico su Sanchez, conquistando il fallo di fondo. Può fare di più (e lo sappiamo perché ce lo ha fatto vedere).

Roger Ibañez, 7,5 – Le lancette del cronometro non hanno ancora finito il primo giro e lui già fa assaggiare i tacchetti ad Alexis Sanchez. In effetti per tutto il match riesce a imbrigliarlo: al 14’, in scivolata, toglie la palla al cileno in piena area; al 33’ ferma un lancio in profondità destinato ancora a lui; al 56’ non gli permette di prendere palla grazie a un’ottima diagonale difensiva. Al 64’ ferma anche Lautaro. Esce al 73’, sostituito da Smalling, purtroppo sembra a causa di un risentimento all’adduttore. Grinta e personalità.

Aleksandar Kolarov, 6 – Non impeccabile in difesa, in particolare quando si fa sfuggire De Vrij alle spalle in occasione del gol. Al 24’ prova il suo tiro su punizione, ma la barriera intercetta di testa. Ha il merito di contrastare Lautaro a centrocampo e recuperare la palla, avviando l’azione che porta al gol del pareggio. Dispensa qualche apertura per il cambio di gioco, sventagliando da sinistra a destra, come quella al 75’ per Pellegrini, che però sbaglia lo stop. Meno efficace delle ultime volte.

Bruno Peres, 6,5 – Si presenta spumeggiante al cospetto della seconda in classifica e sicuramente crea più pericoli in attacco, rispetto alle ultime apparizioni, anche se continua a lasciare praterie dietro di sé, che i suoi compagni devono coprire. Al 25’ è pregevole la sua chiusura su Sanchez in area, di tacco, poi con una magia supera Young sulla fascia, vince due contrasti e fa partire il cross, che però risulta poco efficace. Evidentemente l’ex del Manchester United resta scosso perché, temendo la presenza del brasiliano alle sue spalle, al 75’ manda in corner completamente da solo. Sullo scadere del recupero del secondo tempo, mura un tiro di Lukaku. A volte sorprende in positivo.

Jordan Veretout, 7 – Quando non deve ripiegare in difesa, mette qualità nell’impostazione del gioco. Al 49’ il suo inserimento nelle linee avversarie è premiato da Dzeko, ma al momento del tiro è fermato da Handanovic. All’88′ recupera palla a centrocampo, avanza centralmente, poi la passa a Dzeko, ma interviene D’Ambrosio e salva. Solido come al solito.

Amadou Diawara, 5,5 – Al 6’ gestisce una palla difficile affidatagli da Mancini, mentre due minuti dopo recupera pallone a centrocampo subendo fallo. Al 18’ sbroglia una situazione difficile provocata dalla svirgolata di Ibanez, poi alla mezz’ora vince un contrasto appena fuori dell’area. Al 67’, con la sua andatura caracollante, riesce a mandare fuori giri i suoi avversari e a scodellare il pallone in area, ma l’azione non ha un esito positivo. Subito dopo esce per crampi ed entra Cristante. Nonostante il miglioramento, è ancora impalpabile.

Leonardo Spinazzola, 6,5 – Prima dell’“incidente” che consentirà all’Inter di riportarsi definitivamente in parità, gioca un’ottima partita, mostrando sprint e dinamismo. Al 4’ offre una palla filtrante per Dzeko, che in area riesce a girarsi e calciare, ma il suo tiro è deviato. Condivide con Kolarov la responsabilità del gol di De Vrij, però per farsi perdonare alla mezz’ora si sacrifica in difesa su Barella, andando a coprire addirittura la fascia lasciata vuota da Peres, proiettato in attacco. Sullo scadere del primo tempo, regala il pari ai giallorossi, con una staffilata deviata in rete dallo stesso autore del vantaggio nerazzurro, anche se probabilmente sarebbe comunque entrata. Rovina la sua prestazione all’86’, con un errore clamoroso: nel caricare il tiro in un’azione difensiva in area, urta casualmente la palla con la punta del piede sinistro e, al momento di calciare con il destro colpisce il ginocchio di Moses. Protagonista nel bene e nel male, in tre gol su quattro.

Lorenzo Pellegrini, 5 – Prova a imbastire qualche azione d’attacco, per esempio al 32’, quando recupera palla e si propone subito in avanti, oppure al 34’ quando consegna il pallone a Spinazzola, che però crossa lungo per Dzeko. Dato che non gli riesce quasi niente, volteggia alle spalle degli avversari in attesa di poterli almeno anticipare e rubare palla. L’unico tiro preciso lo trova al 66’, ma Handanovic ci arriva. Viene sostituito da Perotti. Svagato, in ritardo, impreciso.

Henrix Mkhitaryan, 7,5 – Un’altra prova maiuscola, caratterizzata da velocità e incisività. Al 25’ prova a scuotere la retroguardia interista galoppando verso l’area nerazzurra, poi scarta sulla destra e subisce fallo, ottenendo così una punizione dal limite. Al 29’ dà la palla in profondità a Dzeko, che però non riesce a finalizzare l’azione. Torna anche spesso in copertura, come quando al 51’ chiude sulla ripartenza interista, oppure arretra sulla linea di centrocampo per impostare l’azione come un playmaker. In una di queste occasioni, dopo una discesa velocissima, prima consegna la palla a Dzeko, poi si avventa sul pallone appena la sfera torna nella sua disponibilità, anticipando perfino il compagno di squadra al momento del tiro, e batte Handanovic. Ricomincia subito a segnare, dopo lo stop dell’ultima partita. All’80° esce sostituito da Perez. Velenoso.

Edin Dzeko, 7 Svolge con efficacia il solito lavoro di far salire la squadra, anche a costo di trascinarsi dietro i difensori interisti aggrappati alla sua maglia. Questo forse lo rende meno lucido e impreciso negli ultimi 20 metri, però mette lo zampino in entrambi i gol. Al 46’, dopo un triangolo con Mkhitaryan che non si chiude perfettamente, piazza un pallone preciso sui piedi di Spinazzola, che con la complicità della deviazione di De Vrij regala il pari alla Roma un attimo prima del riposo. Al 49’ infila in area una palla insidiosa per l’inserimento di Veretout, ma Handanovic non dorme. Al 57’, nell’azione del secondo gol giallorosso, dopo aver scambiato con Mkhitaryan, riesce a domare una palla impazzita che carambola su Bastoni e De Vrij, però mentre sta per tirare l’armeno lo precede. Insostituibile.

Bryan Cristante, SV – Al 68’ entra per Diawara.

Chris Smalling, SV – Al 73’ subentra a Ibanez.

Diego Perotti, SV – Entra all’83’ al posto di Pellegrini.

Carles Perez, SV – Entra al posto di Mkhitaryan all’83° e non combina granché; per di più al 92’ commette fallo e regala una punizione pericolosa, respinta dalla barriera.

Paulo Fonseca, 7 – Sembra proprio aver trovato la quadratura del cerchio, tanto da schierare di nuovo in campo gli stessi interpreti della partita contro il Verona. I giocatori lo seguono e si impegnano in un pressing altissimo, anche se Dzeko si risulta un po’ isolato in attacco. Deve trovare il modo di migliorare la fase offensiva: la Roma crea poche occasioni e per di più ne sbaglia diverse. Sollevato ma c’è ancora da fare.

(Il Faro online) Foto Twitter @OfficialASRoma