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Recovery Fund, accordo raggiunto: all’Italia oltre 200 miliardi di euro – VIDEO

21 luglio 2020 | 10:51
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Recovery Fund, accordo raggiunto: all’Italia oltre 200 miliardi di euro – VIDEO

Esulta il premier Conte: “Giornata storica per l’Italia e l’Europa. Ora possiamo far ripartire il Paese”

Bruxelles – “Accordo”. Con una sola parola in un messaggio su Twitter il presidente del Consiglio Europeo Michel ha annunciato l’intesa che ha permesso di chiudere un confronto iniziato venerdì scorso e proseguito fino al cuore della notte, che ha avuto al centro il duello sulla governance dei piani nazionali di ripresa e di resilienza fra il presidente del Consiglio Giuseppe Conte e il premier olandese Mark Rutte . L’ultima versione sulla governance, riferiscono fonti italiane, non era gradita a Conte, cosa che ha comportato una ulteriore pausa del Consiglio.

? Accordo concluso al Consiglio europeo. In diretta da Bruxelles ?

Pubblicato da Giuseppe Conte su Lunedì 20 luglio 2020

Alla fine si è però trovata una soluzione, che consentirebbe la sola attivazione del freno di emergenza solo in casi eccezionali, che comporta un passaggio in Consiglio Europeo, senza conferirgli facoltà decisionali. L’intera procedura ricade sotto la competenza della Commissione Europea, le cui prerogative sono state esplicitamente richiamate nel testo dietro richiesta di Conte. La delegazione italiana ha anche acquisito parere legale del servizio giuridico del Consiglio, che conferma piena competenza delle prerogative della Commissione, il che vuol dire, secondo le fonti, che non c’è alcuna “possibilità di veto in nessuna fase della procedura”.

Il nuovo piano porta all’Italia quasi 209 miliardi. Si tratterebbe di oltre 30 miliardi in più rispetto alla prima proposta (173,8 miliardi). Dei 208,8 mld, 81,4 miliardi sono trasferimenti, in lieve calo da 85,24 miliardi, mentre 127,4 miliardi sono prestiti, rispetto a 88,584 miliardi. Aumentano dunque, di molto, i prestiti, che vanno restituiti ma che sarebbero a tassi molto bassi, visto che la Commissione, un emittente sovrano, si può finanziare a tassi molto bassi, avendo rating tripla A dalla maggior parte delle agenzie.

Conte: “Ora dobbiamo correre”

Con i “209 miliardi” di euro di Next Generation Eu, il “28%” delle risorse del piano europeo contro la crisi provocata dalla pandemia di Covid-19, “avremo una grande responsabilità. Abbiamo la possibilità di far ripartire l’Italia con forza, di cambiare volto al nostro Paese. Ora dobbiamo correre, utilizzando questi soldi per investimenti, per riforme strutturali”. Lo dice il premier Giuseppe Conte, al termine del Consiglio Europeo a Bruxelles che ha portato all’accordo sul Recovery Fund.

Siamo all’alba del quarto giorno di un vertice lunghissimo. Forse abbiamo stabilito il record, superando per durata il vertice di Nizza. Siamo soddisfatti: abbiamo approvato un piano di rilancio ambizioso, che ci consentirà di affrontare questa crisi con forza ed efficacia”, spiega il presidente del Consiglio in videoconferenza stampa. Il Consiglio Europeo ha approvato il pacchetto anticrisi da 1,82 bilioni di euro costituito dal Mff 2021-27 e da Next Generation Eu.

“Devo ringraziare anche le forze di opposizione. Soprattutto alcuni loro esponenti, pur tra legittime critiche, hanno ben compreso l’importanza storica della posta in gioco“, sottolinea Conte, ringraziando anche “tutti i ministri”, perché “siamo una grande squadra”, e “le forze di maggioranza che unite e compatte hanno sostenuto l’azione del governo” nel perseguire l’obiettivo di arrivare all’istituzione di un piano per la ripresa economica nell’Ue.

“Il governo italiano è forte. E la verità è che l’approvazione di questo piano rafforza l’azione del governo italiano, perché ci permette di poter contare su ingenti risorse finanziarie per raggiungere gli obiettivi già individuati, che ora andremo a declinare in modo concreto”. Nel negoziato sul pacchetto Mff 2021-27-Next Generation Eu, rimarca il premier, “abbiamo perseguito il risultato tutelando la dignità del nostro Paese. Abbiamo anche agito per tutelare le prerogative delle istituzioni comunitarie e abbiamo respinto in questi giorni anche tentativi insidiosi di alterare la genuina vocazione del progetto europeo, inserendo logiche intergovernative e la logica dei veti incrociati”.

Il Recovery Plan “ha l’assoluta priorità nell’interesse dell’Italia” e prevede “prestiti molto convenienti, molto consistenti e con una maturità lunghissima, quindi molto vantaggiosi. Sarà questa la priorità. E spero che questo possa contribuire a distrarre l’attenzione morbosa che circonda il Mes“, sottolinea Conte. Per redigere il piano nazionale di ripresa e di resilienza, costituire “una task force operativa sarà una delle priorità che andremo a definire in questi giorni, perché dovrà partire al più presto”.

I commenti dei leader europei

Ce l’abbiamo fatta, l’Europa è forte e unita, abbiamo raggiunto un accordo dopo difficili negoziati in tempi molto difficili per tutti gli europei, un accordo per tutti i 27 paesi ma specialmente per la gente”, ha affermato Charles Michel, stanco ma raggiante.

Il Presidente del Consiglio Europeo parla di un “accordo da 750 miliardi buono e forte, accordo giusto per questo tempo” e spiega come “la magia del progetto europeo funziona” e funziona “grazie al rispetto, la cooperazione e la volontà di lavorare insieme e di superare insieme le difficoltà“. Quelle raggiunte, conclude, “non sono decisioni virtuali ma concrete” ed “è la prima volta che il rispetto dello stato di diritto legge è criterio” determinante.

Sono molto sollevata” per l’intesa raggiunta sul Recovery Fund e sul bilancio europeo, “a febbraio non ci eravamo riusciti, ma ora ce l’abbiamo fatta e questo è un buon segnale”, è la soddisfazione della cancelliera tedesca Angela Merkel.

C’erano paesi che dicevano ‘noi siamo contro un indebitamento comune’ ma poi l’hanno accettato, che dicevano di non poter accettare che altri stati distribuiscano sovvenzioni ma poi l’hanno accettato. Certo, ci sono compromessi nell’accordo ma non esito a dire che sono proporzionati e sono stati necessari” per raggiungere l’intesa finale, ha evidenziato il presidente francese Emmanuel Macron.

“Il Recovery and Resilience Facility è definito in modo molto chiaro: innanzitutto è volontario, ogni stato può scegliere di aderirvi ma chi lo fa deve allinearsi con il Semestre europeo e le raccomandazioni specifiche ai Paesi”, ha sottolineato la presidente della Commissione Europe Ursula von der Leyen spiegando come “fino ad ora rispettarle dipendeva solo dai paesi adesso il semestre europeo è connesso a una enorme quantità di prestiti e sussidi”. (fonte Adkronos)