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Migranti, il sindaco di Lampedusa dichiara lo stato d’emergenza: “Situazione insostenibile”

25 luglio 2020 | 12:12
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Il primo cittadino: “Abbiamo chiesto una nave al governo ma non ha voluto darcela”. Poi la replica a Salvini

Lampedusa – “La situazione è insostenibile. Abbiamo chiesto una nave al governo ma non ha voluto darcela. Ho dichiarato lo stato di emergenza”. Lo ha detto il sindaco di Lampedusa Totò Martello dopo gli sbarchi che si sono succeduti negli ultimi giorni sull’isola. Poi la replica al leader della Lega: “L’onorevole Salvini continua a comportarsi da mentitore seriale, sostenendo che quando lui era ministro ‘non c’erano più sbarchi’: nulla di più falso. Quando Salvini era ministro gli sbarchi a Lampedusa sono sempre proseguiti, basterebbe leggere i report del Ministero degli Interni per verificare quello che sto affermando”.

“Se Salvini fosse venuto a Lampedusa in quel periodo – aggiunge – quando da sindaco ho più volte chiesto una interlocuzione istituzionale con il Ministero che allora guidava, senza mai avere risposta, avrebbe visto con i suoi occhi le imbarcazioni dei migranti entrare in porto. Forse allora non è venuto a Lampedusa proprio per questo motivo, per non dovere ammettere la realtà e continuare a negare l’evidenza. E venuto adesso per pura propaganda politica, comportandosi come un pericoloso ‘giullare di piazza’ che fomenta odio e rabbia”.

“Quanto alle sue dichiarazioni nelle quali mi definisce un ‘poveretto’ – conclude Martello – ebbene sì, forse lo sono: mio padre era pescatore, mi ha insegnato ad andare per mare quando ero ancora un ragazzino. Non frequento lidi balneari alla moda in giro per l’Italia, non mi sono arricchito con la politica e vivo ogni giorno insieme ai miei concittadini, nella mia Lampedusa. Sono un pescatore e sono orgoglioso di esserlo. Lui invece si fa chiamare ‘capitano’, ma capitano di cosa?”.

Salvini: “Lacrime da coccodrillo”

“Noi difendiamo i pescatori, gli imprenditori e i lavoratori di Lampedusa stufi di un’invasione senza precedenti, che l’anno scorso avevamo fermato. Lo dicono i numeri, che non mentono: 11.334 sbarchi dall’inizio dell’anno a oggi contro i 3.508 dello stesso periodo del 2019. Almeno quelli il sindaco pro-sbarchi e pro-Carola Rackete li vuole leggere? Se ora dice di voler dichiarare lo stato d’emergenza piange lacrime di coccodrillo”. Così Matteo Salvini replica alle parole del sindaco di Lampedusa.

“Se guardiamo ai dati dei contagi delle ultime settimane, che fortunatamente sono scesi, decine e decine di contagi ci arrivano gentilmente da barchini e barconi che provengono dall’altra parte del mondo e noi non ne abbiamo proprio bisogno. Prima di richiudere i negozi pensa a chiudere i porti per salvare la salute degli italiani”, dice ancora Salvini, nel corso di un comizio a Prato. (fonte Adnkronos)