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Coronavirus, la Asl di Latina fa il punto sui piccoli focolai

30 luglio 2020 | 17:50
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Coronavirus, la Asl di Latina fa il punto sui piccoli focolai

Dei 208 tamponi eseguiti il 21 luglio, 2 sono risultati positivi, mentre dei 408 test eseguiti il 29 luglio, 12 sono risultati positivi per la presenza di anticorpi, e di questi solo uno è risultato positivo al tampone. 

Dopo i piccoli focolai, prontamente circoscritti, che hanno interessato nei giorni scorsi la comunità indiana di Sabaudia e Pontinia la ASL è intervenuta con una azione di prevenzione. La macchina organizzativa della squadra aziendale emergenza Covid, attiva h 24, si è prontamente messa in moto.

In collaborazione con il Comune di Sabaudia, la Polizia Locale e la Protezione Civile, sono stati organizzati due grossi interventi: tamponi per indiani, che avevano partecipato ad una funzione religiosa in cui erano presenti due indiani poi risultati positivi, e, per la comunità di indiani che vive nel complesso di Bella Farnia, indagine di siero prevalenza, consistente nell’effettuazione di un test sierologico a cui segue, nell’immediato, l’esecuzione del tampone nel caso di positività agli anticorpi.

In ambedue i casi, dalla Direzione del Distretto 2, diretta dalla dottoressa Giuseppina Carreca, sono state interessate le Uscar (Unità Speciali di Continuità Assistenziali Regionali) organismo funzionale gestito dal Seresmi dell’Inmi Spallanzani, costituite da Mmg e infermieri che intervengono in caso di screening o indagini su grandi numeri.

L’organizzazione è stata in entrambi i casi ineccepibile: le Uscar sono state affiancate e supportate da personale sanitario del Servizio Di Igiene Pubblica, coordinati dalla dottoressa Cristina Giambi, è stata coinvolta la UOSD Salute Migranti nella persona del dottor Angelo Maietta che ha, al momento, permesso la regolarità delle procedure amministrative, con il rilascio tesserini STP, per il tramite degli amministrativi dell’ufficio “Scelta Medico” del Distretto 2, e il dottor Valentino Coppola responsabile, della UOC “Professioni Sanitarie Dipendenti non Ospedalieri”, che ha garantito l’approvvigionamento ed il trasporto dei tamponi.

Fondamentale è stato il coinvolgimento dei responsabili della comunità indiana che, a seguito di un incontro con il Direttore Generale, Giogio Casati, hanno dato la disponibilità a farsi parte attiva nel coinvolgere i maggior numero possibile di persone da sottoporre ai test.

Dei 208 tamponi eseguiti il 21 luglio ai partecipanti alla funzione religiosa, 2 sono risultati positivi,
mentre dei 408 test sierologici eseguiti il 29 luglio, 12 sono risultati positivi per la presenza di anticorpi,
e di questi solo uno è risultato positivo al tampone.

(Il Faro online)