il provvedimento

Fase 3, resta l’obbligo del distanziamento e delle mascherine sui treni

1 agosto 2020 | 18:44
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Fase 3, resta l’obbligo del distanziamento e delle mascherine sui treni

Il ministro della Salute: “Ho firmato un’ordinanza che ribadisce che in tutti i luoghi chiusi, aperti al pubblico, compresi i mezzi di trasporto, è e resta obbligatorio sia il distanziamento di almeno un metro, che l’obbligo delle mascherine”

Roma – “È giusto che sui treni restino in vigore le regole di sicurezza applicate finora. Non possiamo permetterci di abbassare il livello di attenzione e cautela. Per questo ho firmato un’ordinanza che ribadisce che in tutti i luoghi chiusi, aperti al pubblico, compresi i mezzi di trasporto, è e resta obbligatorio sia il distanziamento di almeno un metro, che l’obbligo delle mascherine”. Lo annuncia su Facebook il ministro della Salute, Roberto Speranza.

“Questi sono i due principi essenziali che, assieme al lavaggio frequente delle mani, dobbiamo conservare nella fase di convivenza con il virus”, ricorda Speranza. Lo stop del distanziamento sui treni aveva suscitato la preoccupazione degli esperti del Comitato tecnico scientifico, che non erano stati consultati, ma anche di virologi ed epidemiologi, preoccupati dei possibili effetti sull’andamento del contagio.

La precisazione del Ministero dei Trasporti

“Le linee guida allegate al Dpcm del 14 luglio non avevano reintrodotto il riempimento al 100%, ma una deroga al distanziamento sociale di un metro a certe condizioni che, se poste in essere, avrebbero aumentato la capacità dei vagoni, pur non permettendone il riempimento totale”. Lo precisa il Mit in una nota.

“Oggi- si legge ancora- a distanza di 16 giorni, dopo un confronto con il ministro Speranza e valutata la curva dei contagi, si è concordata una decisione prudente sulle capienze dei  treni ad Alta Velocità per non correre inutili rischi. Alla luce di ciò, i  treni continueranno a viaggiare con le stesse regole finora applicate senza alcuna deroga”.

Il Mit sottolinea inoltre che “per tutto il sistema di trasporto pubblico, è stato chiesto al Cts di rivalutare complessivamente tutte le linee guida già allegate al dpcm del 14 luglio e di fornire un parere sulle nuove linee per il trasporto scolastico”. (fonte Adnkronos)