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Juventus vs Roma, le pagelle de il Faro online: Zaniolo sugli scudi e doppio Perotti

Dignitosissimo quinto posto e qualificazione diretta alla prossima Europa League che però lascia un piccolo sapore amaro perché il lavoro di Fonseca meritava ancora di più. E ora sotto col Siviglia per continuare ad alimentare sogni e speranze di tutto il popolo romanista. In bocca al lupo Mister!

di Romina Pennisi

Torino – Si conclude così con l‘ottavo risultato utile consecutivo (7 vittorie e 1 pareggio) il campionato della compagine di Paulo Fonseca che, al dodicesimo incontro allo Stadium, conquista i primi tre punti in terra juventina. A poco, molto poco, servono le elucubrazioni mentali sulle scelte di Sarri. Juve B, Juve primavera ecc. Fatto sta che tre gol giallorossi sono pure pochi visto lo sviluppo della partita. L’ultima di campionato ci aiuta comunque a fare alcune riflessioni: Under sembra sul piano di partenza, Kluivert sembra rivedibile ed in cerca di conferma, Zaniolo strabiliante conferma – se mai ce ne fosse stato bisogno – bene in particolare  Fuzato, Zappacosta, Villar e Ibanez. L’unica nota che porta apprensione al tifoso romanista è: ma Smalling, che ha giocato tutta la partita, sarà disponibile per l’Europa League? A giorni la risposta. E visto che nelle scorse pagelle ha portato bene, anche oggi chiudiamo con un poderoso: Ad maiora Roma!

I voti

Daniel Fuzato, 6 – Non impressiona particolarmente ma è all’esordio in serie A ed è normale che paghi un tributo all’emozione. Del resto, il battesimo è dei peggiori, perché subisce il gol già al 5’: Higuain affonda la zampata a due passi e lui non può rimediare. Al 59’, sul diagonale velenoso di Ramsey, è salvato dal palo interno, mentre poco dopo esce in presa bassa su Matuidi. All’82’ esce sull’angolo di Ramsey, ma è sovrastato da Smalling; per fortuna c’è Zappacosta sulla linea di porta. Al 90’ chiude la sua prestazione con una parata a mani aperte sull’esterno di Olivieri. Concentrato.

Chris Smalling, 6,5 – Davanti a una Juve non irresistibile sembra un gigante. Se la prende in particolare con Higuain: prima lo insegue addirittura a centrocampo, poi su di lui commette un fallo da ammonizione, ma al 67’ si toglie lo sfizio di sottrarre di nuovo palla all’argentino per poi far ripartire l’azione romanista tramite Ünder. All’80’ con un lancio preciso a scavalcare tutto il centrocampo pizzica in attacco Zappacosta, che però perde palla. All’82’ mostra tutta la sua prestanza fisica superando di testa Fuzato in uscita con le mani alzate, ma così favorisce Zanimacchia, che potrebbe segnare se non ci fosse Zappacosta sulla linea. Al 93’ chiude senza storie su Olivieri, anticipandolo nettamente. Speriamo di rivederlo con la maglia giallorossa, possibilmente già contro il Siviglia.

Roger Ibañez, 6 – È sempre una sicurezza: si fa sentire su Matuidi, anticipa Higuain, entra in modo deciso su Bernardeschi. Al 56’ lascia il posto a Juan Jesus. Si fa rispettare.

Federico Fazio, 6 – Al 38′, su punizione dalla trequarti sinistra di Bernardeschi, svetta e libera l’area. Al 50’, sull’angolo da sinistra, è anticipato da Szczesny che blocca in presa alta. Non dimentica di saperci fare con i piedi e infatti all’89’ disegna una bella apertura per Zappacosta con un lungo lancio. Si vede che ci tiene a conservare il risultato perché, nei minuti finali, prima protesta per una rimessa da fondo assegnata alla Juve e poi al 94’ allontana il pallone, rimediando così un cartellino giallo. Più attento del solito.

Davide Zappacosta, 6,5 – Nonostante il duello impegnativo con Frabotta, proseguito per tutto il match, riesce più volte a penetrare in profondità sulla fascia destra, creando occasioni pericolose. Al 14’ va in percussione, entra in area e offre la palla a Zaniolo, ma il suo tiro è respinto da Bonucci. Al 65’ si impegna in un dribbling insistito su Frabotta, poi libera un destro rasoterra velenoso, catturato dalla difesa bianconera. Al 77’ prende palla da Ünder e prova il diagonale, che finisce di poco a lato sul secondo palo. Dieci minuti dopo si disimpegna con un coast to coast a cui gli avversari non si oppongono, poi serve Kluivert che però si impappina e perde il tempo del tiro. Definitivamente ritrovato.

Brian Cristante, 6 – Nella prima parte del match ha il compito di scendere sulla linea dei difensori per impostare la manovra, poi si fa aiutare anche da Villar. Al 5’ devia di testa una pericolosa punizione di Bernardeschi, mentre al 13′ anticipa Matuidi. Al 22′ insegue Zanimacchia lanciato sulla sinistra e gli soffia la palla senza fallo. Al 54’ prende un’ammonizione perché travolge Matuidi. Coriaceo.

Gonzalo Villar, 6,5 – Nei primi venti minuti sembra passato di lì per caso, perché la palla non circola mai dalle sue parti. Poi inizia a gestire più palloni, destreggiandosi bene tra gli avversari. Al 47’ toglie palla a Rabiot e la difende fra tre avversari, anche se purtroppo il passaggio a Kalinic non va a buon fine. Una buona notizia per il futuro.

Riccardo Calafiori, 6,5 – È al debutto in serie A e si vede, perché l’emozione lo condiziona e gli fa commettere svarioni gravi nel primo quarto d’ora. Al 4’ è in ritardo su Bernardeschi e commette un fallo scomposto. Poi nell’azione del vantaggio juventino si perde Rabiot, che riesce a rimettere in mezzo la palla per il taglio di Higuain. Inizia a riprendersi alla mezz’ora, quando raccoglie il lungo lancio di Cristante e fa da torre in area per Perotti. Potrebbe festeggiare per un gol da sogno al 37’, quando da fuori area si avventa sulla palla respinta con i pugni da Szczesny e scaglia una bordata di destro. Purtroppo la rete è annullata perché sul corner di Perotti, da cui era iniziata l’azione, il pallone aveva superato la linea di fondo. Al 43’ riceve un bel lancio in area, tenta il dribbling ma si scontra con Danilo, poi al 59’ – circondato dagli avversari – perde una palla pericolosa che per poco Ramsey non trasforma in gol. Nella circostanza si infortuna e viene sostituito da Peres. Ancora non ha rinnovato, probabilmente Raiola lo porterà via da Roma: che rimpianto!

Nicolò Zaniolo, 7,5 – Torna titolare dopo sette mesi e infatti ha benzina per meno di un’ora, dato che al 55’ chiede lui stesso la sostituzione. D’altra parte il suo gioco fa spendere molte energie, considerata la forza e la velocità che sprigiona quando si divora il campo lasciando gli avversari sul posto. Al 17’ prova la prima progressione però sbaglia il passaggio per Kalinic. Al 36’ si produce in una nuova accelerazione, ma al limite dell’area rallenta troppo e passa corto a Zappacosta. Questi tentativi servono probabilmente a scaldare i quadricipiti e il piede sinistro: al 49’ affonda nuovamente tra le maglie bianconere poi, trovandosi circondato dagli avversari, passa di esterno sinistro a Kalinic, che impegna Szczesny. Al 52’ parte di nuovo in quarta portando palla fino all’area bianconera e con un passaggio filtrante pesca Perotti in area, che deve solo spingere in rete. Fuoriclasse.

Diego Perotti, 7 – Finalmente una buona prestazione dell’argentino, che fa il suo dovere in difesa, partecipa alla manovra offensiva e segna persino una doppietta. All’11′ chiude in scivolata su Bernardeschi, mentre al 39’, dopo un’incursione in profondità sulla fascia sinistra, crossa al centro ma non trova nessun compagno. Al 43’ trasforma il rigore conquistato da Calafiori con un piatto destro chirurgico su cui Szczesny, pur avendo intuito il lato, non riesce ad arrivare in tempo. Al primo minuto di recupero del primo tempo prende il giallo per fallo su Danilo. Al 52’ si fa trovare puntuale sul passaggio di Zaniolo e realizza il terzo gol, raccogliendo l’assist per girarlo di prima in rete. Al 72’ è sostituito da Kluivert. Cecchino.

Nikola Kalinic, 7 – Ha il merito di realizzare prontamente il gol del pareggio al 23’: su cross preciso di Perotti, riesce ad avvitarsi e angolare la palla di testa, nonostante l’opposizione di Rugani che con le mani tenta di schiacciarlo a terra. Al 49’, su passaggio di Zaniolo, tira una bordata a mezza altezza, che Szczesny riesce a deviare sopra la traversa. All’84’ è sorpreso dalla finta di Ünder, quindi non riesce a coordinarsi e sparacchia sopra la traversa. Rinato.

Juan Jesus, SV – Entra al posto di Ibañez al 56’. Nonostante resti in campo per ben più di mezz’ora non lascia traccia, forse più per demerito degli avversari.

Cengiz Ünder, 6 – Sostituisce Zaniolo al 56’ e già un minuto dopo prova a portare scompiglio tra i difensori juventini. Fa anche un tunnel irriverente a Matuidi, che lo ferma fallosamente. Al 67’ vola sulla fascia destra, poi si accentra e lancia a sinistra per Perotti, che non si fa pregare per provare il destro. Al 77’ si sposta in posizione di trequartista e porta palla, per poi scaricare su Zappacosta. All’84’, dopo aver fatto salire la squadra, esita e finta il tiro, poi passa a Kalinic che però non se lo aspettava. È grave l’errore che commette al 94’ perché perde palla ingenuamente vicino alla sua area, ma per fortuna il risultato non era in discussione. Non ha voluto recepire gli insegnamenti di Fonseca, non lo rimpiangeremo.

Davide Santon, SV – Rileva Cristante al 56’. Giudizio identico a quello su Juan Jesus.

Bruno Peres, 6 – Entra all’ora di gioco per Calafiori. Fa cose buone e meno buone: al 75’ interrompe il fraseggio tra Danilo e Ramsey e fa partire il contropiede romanista, mentre all’85′ respinge corto su corner bianconero e la palla finisce pericolosamente sul destro di Ramsey, che per fortuna la alza di poco oltre la traversa. Ha dato il suo contributo.

Patrick Kluivert, SV – Entra in campo al 72’ per Perotti. All’87’ è servito bene da Zappacosta ma perde un tempo di gioco e il passaggio di ritorno per il compagno non è pulito. Involuto e deludente.

Paulo Fonseca, 7,5 – Anche se in campo ci sono seconde e terze linee di entrambe le squadre, fa sempre effetto battere la Juve, tanto più che i giallorossi per la prima volta espugnano lo Stadium. In ogni caso, va sottolineato che la Roma vista nelle ultime otto partite avrebbe potuto ottenere ben più di un quinto posto. È stato bravo a cementare di nuovo il collettivo, soprattutto in vista dell’Europa league.

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