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Latina, nudo s’intrufola in casa di un’anziana e le chiede un rapporto sessuale: arrestato

3 agosto 2020 | 20:07
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Latina, nudo s’intrufola in casa di un’anziana e le chiede un rapporto sessuale: arrestato

L’uomo, un francese di 29 anni, aveva già aggredito la stessa donna per tre volte da giugno con pesanti avance sessuali

Latina – I poliziotti della Questura di Latina sono intervenuti nella notte tra sabato e domenica per prestare ausilio a un collega in servizio presso la Questura di Roma ma abitante nel capoluogo pontino.

L’agente, nel cuore della notte, svegliato dalle invocazioni d’aiuto di un’anziana donna abitante nelle vicinanze del suo appartamento è accorso a prestarle aiuto, constatando che un uomo aveva scavalcato il balcone del piano rialzato e si era denudato esibendo le proprie parti intime alla malcapitata, chiedendole anche di consumare un rapporto sessuale.

Vistosi scoperto, l’uomo, un ventinovenne francese con precedenti anche per reati contro il patrimonio, tentava di darsi alla fuga spintonando l’agente intervenuto in prima battuta.  Il poliziotto riusciva a bloccare il malintenzionato che veniva poi condotto in stato d’arresto presso i locali della Questura dagli agenti delle Volanti, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria procedente per rispondere, nell’immediato, di violazione di domicilio e resistenza a Pubblico Ufficiale, nel giudizio per direttissima fissato per lunedì mattina.

Successivamente, quando la donna formalizzerà la querela, dovrà rispondere anche per gli atti sessuali compiuti ai danni della povera anziana. Dalla ricostruzione dei fatti è emerso infatti che il medesimo cittadino francese era già autore di pesanti avances sessuali alla stessa donna, giungendo ad aggredirla fisicamente per consumare un rapporto sessuale, per ben tre volte, dallo scorso mese di giugno, ma sempre la donna era riuscita, chiedendo aiuto, a mettere in fuga l’assalitore che ora dovrà finalmente rispondere in Tribunale di questi suoi raptus.

Per dovere di cronaca, e a tutela di chi è indagato, ricordiamo che un’accusa non equivale a una condanna, che le prove si formano in Tribunale e che l’ordinamento giudiziario italiano prevede comunque tre gradi di giudizio.

(Il Faro online)