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Via il crocifisso dall’Aula consiliare di Fiumicino, i cittadini appoggiano la scelta di Vona

3 agosto 2020 | 19:55
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Via il crocifisso dall’Aula consiliare di Fiumicino, i cittadini appoggiano la scelta di Vona

Il 57 per cento dei lettori votanti si è detto favorevole alla decisione di Vona; contrario il 43 per cento

Fiumicino – La scelta della presidente del Consiglio comunale di Fiumicino di rimuovere il crocifisso dall’Aula consiliare è stata apprezzata e condivisa dalla maggior parte dei residenti della città costiera. E’ quanto emerge dal sondaggio lanciato dalla redazione de ilfaroonline.it nei giorni scorsi (leggi qui): il 57 per cento dei votanti si è detto favorevole alla decisione di Vona (leggi qui); contrario il 43 per cento.

La presidente dell’Aula aveva giustificato la sua scelta sottolineando come la Costituzione italiana sancisce “che il nostro è un paese laico, in cui Stato e Chiesa sono entità sovrane e distinte e per questo non devono interferire l’una nella vita dell’altra. Le convinzioni, le tradizioni religiose e nulla hanno a che vedere con i valori costituzionali che tutelano e garantiscono la libertà di tutte e tutti, a prescindere dal credo e da qualsiasi altra caratteristica. Perfino a prescindere dalla cittadinanza italiana. Per queste ragioni, il principio di laicità dello stato è in principio di garanzia della difesa dei diritti e dei principi democratici della nostra Repubblica”.

Completamente in disaccordo il senatore della Lega William De Vecchis (leggi qui), che aveva anche esortato tutti i membri del centrodestra del Comune di Fiumicino a presentare e votare una mozione di sfiducia nei confronti di Vona poiché, a detta del senatore, “dietro ad un finto laicismo si evince tutta l’avversità politica per la nostra cultura cristiana per le nostre tradizioni“. E, nonostante la replica del capogruppo del Pd (leggi qui), la battaglia dell’esponente del Carroccio prosegue. Solo pochi giorni fa, infatti, De Vecchis ha scritto proprio alla Presidente Vona per “rivedere tale decisione” facendo appello a “quanto previsto dalla Corte di Giustizia europea con sentenza del 18 marzo 2011 numero 30814/06 e dalla sentenza del Tar del Veneto n.r.g. 2007/02” (leggi qui).

Nella missiva, il senatore scrive che se il crocifisso non sarà ricollocato sulla parete dell’Aula consiliare, ricorrerà “a ogni autorità di legge per veder tutelato questo inalienabile diritto che affonda le sue radici nella cultura cristiana che permea la civiltà del nostro paese”.

Ricordiamo che i sondaggi del faroonline.it non hanno un valore statistico, si tratta di rilevazioni non basate su un campione elaborato scientificamente. Hanno lo scopo di permettere ai lettori di esprimere la propria opinione sui temi di attualità. Le percentuali non tengono conto dei valori decimali. In alcuni sporadici casi, quindi, la somma può risultare superiore a 100.