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Civitavecchia, dal Ministero dei Trasporti 69 milioni per il Porto

La ministra De Micheli: "I nostri porti sono l’accesso marittimo all’Europa e stiamo portando avanti una politica che riesca a migliorare le infrastrutture portuali per l’economia del mare"

Roma – “Abbiamo stanziato 906 milioni di euro sui porti per interventi infrastrutturali e immediatamente cantierabili. I nostri porti sono l’accesso marittimo all’Europa e stiamo portando avanti una politica che riesca a migliorare le infrastrutture portuali per l’economia del mare, asset strategico fondamentale del nostro Paese”. Ad annunciarlo, in un post su Facebook, il ministro dei Trasporti Paola De Micheli.

Che specifica: “Le opere proposte dalle Autorità portuali sono 23 e i fondi vengono così ripartiti nel Nord Italia: 200 alla Toscana, 41 per i porti liguri e 26 per Venezia. Nel Centro Italia invece 40 milioni sono destinati ad Ancona, 69 a Civitavecchia e 30 per il nuovo porto commerciale di Fiumicino. Dei 354 milioni spettanti alle Autorità portuali del Sud, 147 riguarderanno la Puglia”.

Italia Viva Litorale Nord: “Bene il decreto infrastrutture, risorse per lo sviluppo”

“Il decreto infrastrutture che stanzia 906 milioni per 23 opere proposte dalle Autorità di sistema portuale rappresenta un risultato importantissimo perché interviene con risorse fresche in favore della crescita e dello sviluppo dell’intero territorio su cui insistono i porti. Bene i fondi destinati al porto di Civitavecchia, pari a 69 milioni (viabilità principale rampe nord lotto 2* OO.SS) e a quello di Fiumicino, pari a 30 milioni”.

Lo dichiarano, in una nota congiunta, Carlotta Betton e Clemente Longarini, coordinatori di Italia Viva per il Litorale Nord della Provincia di Roma. “L’impiego di 400 milioni, annunciato negli scorsi giorni dalla ministra per le Infrastrutture Paola De Micheli, è fondamentale per accrescere la competitività del porto di Civitavecchia che soffre da tempo di una crisi sistemica, accentuata negli ultimi mesi dal Covid.

In tal senso sarebbe assai utile procedere alla tanto dibattuta elettrificazione di alcune banchine, seguendo l’esempio dei porti di Genova e Savona che già hanno deciso di investire parte delle risorse del decreto Infrastrutture in questo ambito”, proseguono.

“Anche l’allegato al Def – proseguono – indica una serie di azioni nell’ambito dell’efficientamento energetico e ambientale, facendo rientrare in queste l’elettrificazione delle banchine. Si dia seguito il prima possibile a queste indicazioni investendo al meglio le nuove risorse. Si andrebbe sulla strada indicata dal Green New Deal della Presidente della Commissione e soprattutto si metterebbe fine, almeno in parte, all’annosa vicenda dei fumi in porto che in una città già così compromessa sul piano ambientale è ormai assolutamente insopportabile”, concludono.