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Siviglia vs Roma, le pagelle de il Faro online: inguardabili!

Se in una partita si sbaglia tutto è facile trovare le responsabilità. Dopo appena 10/15 minuti si poteva capire che la partita era stata preparata maluccio. Bene avere le proprie idee ma lui, inaspettatamente, è stato colpito dalla Boemo Syndrome.

Duisburg – Con la partita di qualificazione con il Siviglia alle Final Eight di Uefa Europa League 2019-2020 si conclude, male, questa contraddittoria e maledetta Covid- Season della Roma di Paulo Fonseca (leggi qui). Illusi dalle ultime confortanti prestazioni in campionato, alzata l’asticella della competizione, la Roma si è autoannullata, inguardabile, inesistente. E’ vero che si può perdere con una delle squadra più forti e più in forma d’Europa (del resto lo era anche il Barcellona sconfitto 3-0 a Roma non molto tempo fa), ma dalla sconfitta all’umiliazione ce ne corre! Qualcuno spieghi alla nuova proprietà che il tifoso romanista vuole vincere e che non è necessario che la conduzione tecnica vada avanti con presunzione perché “ha le sue idee”, perché se poi queste idee non si adattano agli avversari si continuerà ad andare incontro alla figure barbine come quella di ieri. Pietà!

I voti

Pau Lopez, 4 – Si presenta bene deviando al 6’ sopra la traversa la botta improvvisa di destro di Ocampos ma, dopo la traversa di Koundè su calcio d’angolo, si impapera al 22’ sul tiro di Reguilon: pensando forse a un tiro incrociato, è costretto a correggere la parata quando è già a terra ma non ci riesce. Rischia ancora alla mezz’ora uscendo sui piedi di Navas che invece lo salta, ma per fortuna la palla esce sul fondo. Sul finire del primo tempo, non può impedire il raddoppio degli spagnoli: prova a coprire sulla linea di fondo su Ocampos che però riesce a mettere al centro per El-Nasyri che insacca a porta vuota. Nel secondo tempo commette altre incertezze ma almeno evita un passivo ancora più grave parando il tiro di Koundé al 96’, anche grazie al secondo legno colpito da Banega qualche minuto prima. In totale confusione.

Gianluca Mancini, 5 – Senza il supporto di Smalling, il confronto con Ocampos, Reguilon ed El-Nasyri è impari. Al 5’ rimedia all’errore di Peres, superato da Reguilon, a cui riesce a togliere la palla con la punta del piede, ma poi se lo perde nell’azione del primo gol: il calciatore spagnolo prende velocità e arriva puntuale all’appuntamento con l’assist di Ocampos. Al 97’ commette fallo allargando il gomito su De Jong, ma il rosso sembra veramente eccessivo, soprattutto considerando la linea estremamente permissiva – soprattutto con il Siviglia, per la verità – scelta dall’arbitro Kuipers. In difficoltà.

Roger Ibañez, 4 – Già al 12’, su calcio d’angolo, guarda troppo la palla e si perde Koundé, che di testa prende la traversa. Risente forse di qualche colpo rimediato negli scontri con gli avversari, ma è probabilmente l’inesperienza che gli fa optare per l’entrata in scivolata su Ocampos lanciato in contropiede al 44’: non prende la palla e così spalanca la strada al giocatore argentino. In bambola.

Aleksandar Kolarov, 3,5 – Praticamente invisibile fino all’ammonizione rimediata a tempo scaduto per fallo su Suso, commesso per eccesso di nervosismo dopo il raddoppio del Siviglia. Solo qualche secondo prima dell’intervallo fa vedere il suo bel cambio di gioco per Peres, ma ormai non c’è più tempo per creare pericoli per gli avversari. Esce al 78’, sostituito da Villar. Un’ombra.

Bruno Peres, 3,5 – Già era stato salvato da Mancini qualche minuto prima, ma ci ricasca al 22’ quando – con la complicità di Mancini – permette a Reguilon di avventarsi sulla palla scodellata a centro area da Ocampos e segnare a porta vuota. Al 40′ Spinazzola lo pesca in area da solo con un bel cross ma lui sbaglia clamorosamente lo stop. Nel secondo tempo tenta per lo meno qualche discesa sulle fasce ma senza mai rendersi pericoloso. È tornato “Brunetto”.

Bryan Cristante, 5,5 – Lui almeno ci prova: combatte, tenta i passaggi in profondità anche se i compagni – Spinazzola e Mkhitaryan in particolare – non si fanno trovare pronti, prova un assist al 29’ con un tacco in area su cui neanche Dzeko prova ad andare. Nel secondo tempo, quando esce Diawara si trova da solo a reggere l’urto degli scatenati giocatori del Siviglia. In affanno.

Amadou Diawara, 4 – Nella prima mezz’ora non tocca palla, poi dà una mano nell’impostazione del gioco senza mai essere efficace. Al suo posto entra Perez al 57’. Deludente.

Leonardo Spinazzola, 5 – Finalmente alla mezz’ora riesce ad arrivare fino sulla linea di fondo saltando Suso, ma il cross non impensierisce il portiere avversario. Al 48’ gli arriva una palla di Dzeko che attraversa tutta l’area, ma il suo dribbling si spegne sulla linea di fondo. Nel secondo tempo tenta qualche sortita in più nella metà campo del Siviglia, ma non crea mai reali pericoli. Non incisivo.

Nicolò Zaniolo, 4,5 – Manda preoccupanti segnali di scarso rendimento fin dall’inizio: al 16’ calibra male il retropassaggio, regalando addirittura l’angolo al Siviglia. Gli capitano solo mezze occasioni e palle sporche, ma il campione vero è quello che riesce a trasformarle in occasioni da gol. Al 35’ tenta un sinistro potente, deviato coraggiosamente da Diego Carlos che per il contraccolpo resta a terra. Gli spagnoli non gli lasciano spazio, gli impediscono di accendere il turbo, anche con qualche fallo di troppo non rilevato dall’arbitro, così lui finisce per innervosirsi e polemizzare. Al 57’ lo sostituisce Pellegrini. Ingolfato.

Henrix Mkhitaryan, 5 – Sempre dinamico e pungente, ma stavolta è troppo frenetico e perde anche qualche buona occasione. Al 51’ sfiora la base del palo, dopo un’iniziativa personale, poi si rende di nuovo pericoloso tre minuti dopo ma il passaggio in area per Cristante è fuori misura. Impreciso.

Edin Dzeko, 5,5 – Si trova da solo a lottare con i bravi difensori spagnoli, ma del resto i rifornimenti che gli arrivano sono scarsi e imprecisi. All’8’ difende la palla e imbecca Zaniolo in area, ma il passaggio è un po’ lungo. Si arrabbia con i compagni perché non lo aiutano nel pressing, che il Siviglia supera fin troppo agevolmente, ma anche lui sembra troppo morbido nei contrasti. Al 36′ non controlla un lungo lancio in profondità. Al 70’ quasi fa gridare al gol, quando riceve palla da Pellegrini, si gira e tira, ma non riesce a inquadrare la porta. Mai realmente pericoloso.

Lorenzo Pellegrini, 5,5 – Rileva Zaniolo al 57’. Nonostante la mascherina di protezione sul viso per la recente operazione al naso, propone subito qualche passaggio interessante. Al 62’ penetra centralmente e scucchiaia una palla morbida per Dzeko ma il bosniaco non ci arriva. Dialoga bene con Mkhitaryan e il subentrato Perez, ma le occasioni non arrivano. Si innervosisce e all’86’ è ammonito per proteste; lui insiste e l’arbitro lo grazia evitando di sventolargli in faccia il rosso. Incompiuto.

Carles Perez, 5,5 – Subentra a Diawara ma non può ricoprire lo stesso ruolo, perché deve cercare di accorciare le distanze. Si propone in attacco creando un po’ di scompiglio tra le linee andaluse, imbastisce qualche azione dialogando con Peres, Pellegrini e Mkhitaryan, ma anche lui resta imbrigliato nella rete del Siviglia: gli spagnoli infatti non concedono spazi neanche alla fine del match, pur continuando a pressare senza sosta. Non riesce a lasciare il segno.

Paulo Fonseca, 3 – Ha l’unico merito di prendersi la responsabilità della pesante sconfitta. Al di là della formazione, ha preparato male la partita. La squadra ha subito il pressing asfissiante degli avversari, non è riuscita a contrastare le penetrazioni degli avversari e non ha retto al loro ritmo indiavolato. La Roma è stata lenta e imprecisa, non ha praticamente mai tirato in porta. Nel giorno in cui inizia l’era di Friedkin, non una bella notizia: si poteva almeno perdere diversamente. Speriamo non fosse lui.

(Il Faro online) Foto Twitter @OfficialASRoma