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Cronaca Locale
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Ombrelloni sequestrati sulla spiaggia libera di Fondi, la rabbia di una turista sui social

8 agosto 2020 | 20:01
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Ombrelloni sequestrati sulla spiaggia libera di Fondi, la rabbia di una turista sui social

Il vicesindaco chiarisce: “E’ vietato posizionare ombrelloni sulla spiaggia libera prima delle 8 di mattina e dopo le 19, come indicato nella cartellonistica affissa davanti agli accessi”

Fondi – Pianta l’ombrellone sulla spiaggia libera di Fondi, va a fare una passeggiata e quando torna non trova più ombrellone, lettino, due sedie e finanche l’asciugamano. Quando a essere protagonista di una tale “disavventura” è una giornalista lo sfogo di penna sul suo personale profilo di un canale social è quasi d’obbligo. La professionista di un noto quotidiano nazionale, qualche giorno fa, ha scelto “un angolo di paradiso” sul litorale tra Terracina e Sperlonga, Fondi per l’appunto, nel quale trascorrere la sua giornata di mare. Ma non tutto è andato per il verso giusto…

“Una storia tutta italiana. Scena: spiaggia sul litorale tra Terracina e Sperlonga, di pertinenza del comune di Fondi. Un angolo di paradiso che pochi conoscono se non per fatti poco rassicuranti. Mentre meriterebbe molto di più. L’altra mattina, la prima in cui decido di darmi allo sport impegnandomi in una passeggiata, scendo in spiaggia di buon ora, circa le 8,30, dopo che un amico gentile mi aveva piantato l’ombrellone (va bene lo sport ma lo sforzo fisico non potete chiedermelo…).

Passeggio. Penso a quanto dovrei passeggiare per tornare in forma e capisco sarebbe bene arrivare in Cina attraverso la via della seta. Mi deprimo con il miraggio di schiantarmi sotto il mio ombrellone bianco. E qui inizia la storia che voglio raccontarvi. L’ombrellone non c’è più. E nemmeno il lettino e due sedie. Scomparso anche l’asciugamano. Ohibó. ‘Al ladro, al ladro’. Ma un vicino mi spiega che sono stati i vigili di Fondi a ‘rubare’ gli ombrelloni (non solo il mio).

Anche se loro lo chiamano sequestro. Cosi chiamo i vigili a cui spiego la situazione. E mi dicono: non si possono lasciare ombrelloni incustoditi. Ribatto: e se faccio una passeggiata? Vado a prendere un caffè, mi dilungo come una sirenetta in acqua? La risposta: ‘Se lo porta dietro’.

Potrebbe essere un nuovo format: ‘passeggiata con ombrellone’. Allora mi intigno. Cerco l’ordinanza, almeno un avviso sul sito del Comune. Mi dicono che le norme si sono stratificate nel tempo. Allora chiamo il vice sindaco, vado alla fonte. E il gentile secondo cittadino mi dice che i vigili non potevano farlo. Perchè la norma dice che non si possono piantare ombrelloni prima delle 8 di mattina e che la sera vanno tolti.  Giustissimo, la spiaggia è libera e non può essere occupata.

Ci mancherebbe. Ma rispettate queste regole il turista è libero di godersi la vacanza anche senza fidanzarsi con l’ombrellone. Allora chiamo ancora il comando dei vigili ed espongo le mie ragioni con calma e una voce flautata per non urtare la loro sensibilità. Chi mi risponde conviene con me che è stato fatto un errore se non un abuso e mi da la soluzione: ‘Lei viene qui, le facciamo il verbale, paga 200 euro, e poi fa ricorso al giudice di pace’. Certo certo. Questa è Fondi. Ps: l’ho sempre detto che fare sport è pericoloso”.

Alla ricerca di chiarimenti su una vicenda che ha come protagonista una collega, ma che poteva capitare a chiunque, noi del faroonline abbiamo deciso di chiedere spiegazioni al vice sindaco di Fondi, Beniamino Maschietto.

Il dottor Maschietto ha risposto con grande garbo a tutte le domande che gli abbiamo sottoposto. “Ho sentito la signora e – ha detto Maschietto – ho controllato il rapporto dei vigili urbani. Dagli atti risulta che il sequestro è avvenuto prima delle 8 e dalle 19 alle 8 del mattino gli arenili devono essere liberi”. Insomma il rapporto della Municipale presenta una discrepanza con quanto affermato dalla giornalista.

Ma il vicesindaco con grande aplomb non ha inteso dare per scontato quanto accertato dal personale che ha operato il sequestro e ha sottolineato: “Siamo a disposizione perché la dottoressa abbia un incontro con il dirigente del servizio, svolgendo io stesso da intermediario. Qualora si accertassero irregolarità nel comportamento dei vigili urbani, a parte le scuse alla dottoressa, mi farò carico delle conseguenze”.

Ma sono anche altri i chiarimenti che Maschietto ci fornisce per meglio specificare qual è la posizione della Muncipale “in un periodo estremamente complicato. La Polizia locale – ha spiegato il vicesindaco – interviene con il sequestro di attrezzatura da spiaggia prima delle 8 di mattina e dopo le 19, come indicato nella cartellonistica affissa davanti agli accessi.

Abbiamo cercato di uniformarci alle disposizioni regionali per evitare assembramenti in questo periodo particolare e abbiamo sensibilizzato gli operatori balneari affinché collaborino con noi. I controlli sono iniziati tempestivamente, ma abbiamo avuto un mese di tolleranza per aiutare i bagnanti ad abituarsi alle disposizioni. Le multe sono, infatti, iniziate dopo oltre un mese di comprensione e dialogo. Siamo consapevoli dei disagi, ma occorre sensibilità e collaborazione da parte di tutti”.

Per tornare all’”incidente” capitato alla giornalista, Maschietto ha concluso rimarcando più volte: “Ci si può incontrare e dialogare cordialmente e se l’errore è stato nostro non mancherò di farmene carico”.