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Ex Manifatture del Circeo, Pernarella: “Dubbi sulla riqualificazione dei terreni”

14 agosto 2020 | 16:23
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Ex Manifatture del Circeo, Pernarella: “Dubbi sulla riqualificazione dei terreni”

La Consigliera M5s: “Recuperare un sito per realizzare un parco commerciale e uno naturalistico è positivo ma quello che ruota intorno ai terreni ci lascia fortemente perplessi”

Latina – Gaia Pernarella solleva dei dubbi sulla proprietà dei terreni dove sorgeva l’azienda oggetto di una proposta di riqualificazione a Cisterna di Latina. La Consigliera regionale del Movimento 5 Stelle, oggi 14 agosto, ha presentato un’interrogazione con richiesta di risposta scritta al presidente Nicola Zingaretti.

“Il progetto di riqualificazione della Circeo Filati, meglio conosciuta come Manifatture del Circeo, a Cisterna di Latina non ci convince affatto. Recuperare un sito dismesso, come quello a ridosso della Pontina, per realizzare un parco commerciale e un parco naturalistico, da qualcuno potrà anche essere visto positivamente, ma quello che ruota intorno ai terreni dove tutto dovrebbe realizzarsi ci lascia fortemente perplessi”.

“Così come hanno peraltro già evidenziato anche i nostri portavoce alla Camera Stefano Vignaroli e Ilaria Fontana, che hanno presentato un’analoga interrogazione al Ministero dell’Interno – sottolinea la Consigliera pentastellata -. Forse non tutti sanno che i terreni dove sorgevano le ex manifatture sono stati oggetto di confisca nel 2013, nell’ambito di un’inchiesta sul riciclaggio internazionale e l’evasione fiscale tra la Svizzera, Panama e Malta”.

La società proponente ha avanzato un progetto di riqualificazione già nel 2011 e di ricollocazione dei lavoratori in mobilità – continua -, di cui si era fatto promotore il Comune davanti all’Assessorato regionale al Lavoro e Formazione, e nello stesso anno la società ha stipulato un contratto preliminare di compravendita con la società proprietà dei terreni“.

Ma il tutto – evidenzia Pernarella -, è stato registrato all’Agenzia delle Entrate solo sette anni dopo e, ci risulta, senza alcuna autorizzazione del giudice delegato così come prevede la normativa sui beni confiscati”.

Da qui tutti i nostri dubbi, in particolare se il progetto di riqualificazione presentato nel 2011 ci sia ancora e in caso positivo, alla luce di quanto evidenziato – prosegue l’esponente M5s -, se non sia il caso di attivare il Collegio di Vigilanza“.

Inoltre si vorrebbe sapere se, dopo la l’ultima delibera del Consiglio comunale di Cisterna, quella del 2019, sia stata presentata istanza di Valutazione di Impatto Ambientale e, anche in questo caso se sia opportuno attivare controlli approfonditi sulla disponibilità dei terreni oggetto dell’accordo” conclude la Consigliera regionale.
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